La Furiani del Pd bacchetta Ansideri e i suoi e tira fuori una lunga serie di esempi
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Dai centri sociali alle questioni etiche. Il sindaco Stefano Ansideri ha emanato un’ordinanza per vietare l’utilizzo delle macchine da gioco all’interno delle strutture pubbliche dei centri sociali; in risposta Ramona Furiani, membro della segreteria della sezione bastiola del Partito democratico, sottolinea quelle che ritiene una serie di regole e eccezioni da cui trasparirebbe la retorica del centrodestra al governo della città bastiola. “Filippo Longetti, coordinatore della sezione bastiola del Popolo delle Libertà, sostiene che a guidare l’amministrazione Ansideri sia il rispetto delle regole – argomenta la piddina Furiani – una dichiarazione che non costa nulla fare, se poi a rispettare le regole devono essere i cittadini e non gli amministratori. Qualche esempio? Tutti devono pagare i posteggi delimitati dalle strisce blu, a eccezione degli amministratori bastioli che beneficiano di un permesso per parcheggiare gratuitamente. E ancora, i cartelloni pubblicitari devono essere disposti sulla base di un regolamento e a fronte del pagamento di una tassa da corrispondere all’amministrazione; tutti tranne quelli della Leroy Merlin, che tappezza Bastia Umbra con le sue pubblicità sotto il silenzio assenso dell’ amministrazione Ansideri, che, in questo caso, declina il modus operandi precedentemente adottato nei confronti degli altri richiedenti (commercianti e non). Tutti piccoli esempi che dimostrano incapacità di gestione e tendenza all’imposizione degli attuali amministratori di Bastia Umbra”.