Bastia

Rapinatori arrestati subito dopo il colpo

In manette i rapinatori di Bastia Umbra
 
Sono tre insospettabili muratori pugliesi. I risvolti


 PERUGIA – Sono tre giovani pugliesi (due fratelli di Barletta ed un loro amico di Andria) i responsabili della rapina alla agenzia della Popolare di Todi a Bastia Umbra. I tre, nel volgere di poche ore, sono finiti in mano ai carabinieri uno dopo l’altro. Recuperato anche il bottino. L’operazione resa possibile dal fiuto degli investigatori e dalla sinergia tra i comandi di Perugia, Assisi e Foligno.


Sono stati due fratelli di Barletta e un loro amico di Andria ad assaltare una banca a Bastia Umbra


 
Funziona la sinergia dell’Arma tra Perugia, Assisi e Foligno


E’ finito male il colpo in banca a Bastia Umbra per tre giovani rapinatori pugliesi, due fratelli di Barletta ed il terzo di Andria, che durante la fuga hanno avuto un incidente stradale ed hanno anche perso parte del bottino. Nelle ore successive i carabinieri li hanno arrestati. A finire in manette i fratelli Eligio e Riccardo Monterisi di Barletta e Savino Lomonte di Andria.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Perugia ed in particolare quelli delle compagnie di Assisi, Foligno, del nucleo operativo e del reparto volo di Pratica di Mare, intervenuto con un elicottero. Grande soddisfazione per l’arresto in flagranza da parte dell’arma e della magistratura. All’operazione hanno partecipato il maggiore Emiliano Sepiacci, i tenenti Antonio Morra e Florindo Rosa, il maresciallo Giancarlo Dolci, il brigadiere Varone, i carabinieri Urbani e Angelo De Franco.


Elio C. Bertoldi 


PERUGIA – Li hanno presi uno dopo l’altro, nel volgere di poche ore. Prima Eligio Monterisi di 20 anni, che rimasto ferito in un incidente stradale era andato a farsi medicare al Silvestrini raccontando una storia poco verosimile, poi suo fratello Riccardo di 18 anni e infine Savino Lomonte, di 23, trovato nella sua abitazione di Spello. I tre giovani, venuti a lavorare in Umbria, non si sarebbero certo aspettati una simile reazione delle forze dell’ordine che hanno creato una vera e propria cintura, con posti di blocco e intervento dall’alto dell’elicottero. La rapina era stata consumata venerdì nell’agenzia della Popolare di Todi, a Bastia Umbra, ed aveva fruttato un bottino di circa 6.000 euro, 1.500 dollari Usa ed assegni per un valore di 10mila euro. In banca erano entrati due giovani, armati di taglierino, che secondo i testimoni parlavano con dialetto meridionale e che erano fuggiti a piedi. I carabinieri avevano predisposto uno speciale servizio antirapine, e appena arrivato l’allarme, una pattuglia della caserma di Bastia si è imbattuta in un incidente stradale tra una vettura guidata da una donna del posto ed una moto. La donna ha spiegato ai militari che dopo l’incidente i due giovani a bordo erano fuggiti a piedi in direzione opposte. Avevano persino abbandonato i caschi che indossavano. Per terra erano rimaste anche alcune banconote sporche di sangue. Intanto la centrale operativa del comando provinciale ha avvertito l’equipaggio dell’elicottero dell’Arma (col maggiore De Crescenzo) che già operava in Umbria per i normali servizi di aereo-coperazione. Poco dopo i carabinieri hanno notato un giovane che camminava tranquillamente ma che, alla loro vista, si era messo a correre. Si era anche impossessato della bicicletta di un passante ma la sua fuga è durata solo un chilometro. Il fuggitivo, Riccardo Monterisi, aveva con sé un taglierino. Mezzora dopo al pronto soccorso dell’ospedale Silvestrini si è presentato un giovane, lamentando di essere stato aggredito da uno sconosciuto che gli aveva rubato la moto. Sottoposto ad interrogatorio era caduto in contraddizioni ed alla fine nel pomeriggio aveva ammesso di avere partecipato al colpo. Era il fratello del giovane già arrestato in mattinata. Indagando sulle conoscenze dei due arrestati le attenzioni dei carabinieri si sono indirizzate su Savino Lomonte, muratore anche lui come Riccardo Monterisi, domiciliato nella zona di Spello. I carabinieri della compagnia di Foligno hanno individuato la sua abitazione e si sono appostati nella zona. Quando ieri sera il muratore è rientrato i militari lo hanno avvicinato ed interrogato. La sua abitazione è stata perquisita ed una parte dei soldi del bottino sono stati trovati nascosti nell’intercapedine del forno elettrico.
 


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