Due minorenni se le danno di santa ragione in centro a Bastia Umbra: una decina di coetanei assiste e filma le violenze. I video sono all’attenzione dei carabinieri

di Maurizio Baglioni 

BASTIA UMBRA Ancora un gravissimo e preoccupante episodio che vede protagonisti dei giovanissimi; in particolare due ragazze, molto probabilmente minorenni, che si accapigliano fra schiaffoni, spinte, pugni, tirate di capelli il tutto accompagnato da insulti e parolacce. A far da cornice, fra urla, grida e risate, altri coetanei – una decina fra tutti – che poco o nulla fanno per fermare la situazione, con un atteggiamento passivo, complice di una vicenda violenta e surreale. Scena immortalata da un video che sta circolando in rete, finito anche nelle mani delle forze dell’ordine; con la speranza, chissà, che lo vedano anche i genitori. L’episodio, secondo quanto emerso, si sarebbe verificato, poco prima di sera, qualche giorno fa in una zona centrale di Bastia Umbra, in piazzetta Franchi, a due passi dalla piazza principale della cittadina, dove le ragazzine si sarebbero affrontate, spintonate, finendo a terra e colpendosi a vicenda.Il codazzo degli altri giovani più divertito – verrebbe da dire – che preoccupato di quanto stava accadendo e anche delle possibili conseguenze dei colpi e del rotolarsi a terra; flebili i tentativi di dividere le contendenti, nonostante il cospicuo numero di presenti. Ignoti i motivi, immancabile il telefonino pronto a immortale il poco edificante (per poi condividerlo sui social e ottenere chissà che cosa) e di certo pericoloso spettacolo. Come se, anche recenti fatti di cronaca gravissimi che tanto hanno fatto discutere, non si fossero verificati. Lite apparentemente vera (a meno che non si tratti di una sorta di challenge, ma renderebbe ancora più grave una vicenda assurda), che ha creato allarme e preoccupazione. Sull’episodio stanno effettuando accertamenti e approfondimenti i carabinieri della Stazione di Bastia Umbra, coordinati dal capitano Vittorio Jervolino, comandante della Compagnia di Assisi, per risalire all’identità delle giovani e dei giovani coinvolti.

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