BASTIA UMBRA BLOCCATE DALLA POLIZIA DUE MINORENNI
BASTIA UMBRA –UN RESIDENTE di Bastia Umbra si è affacciato alla finestra e non credeva ai suoi occhi quando ha visto quelle due ragazzine che camminavano in mezzo ai binari della stazione ferroviaria.
NON CI HA pensato due volte a chiamare la polizia, viste anche quante cose succedono ogni giorno ad adolescenti più o meno problematici. Forse pensando di avere di fronte a ragazze con intenti suicidi ha chiamato subito il 113 senza neanche prima tentare di parlarci lui. Gli agenti del commissariato di polizia di Assisi, diretto dal vice questore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, sono arrivati velocemente sul posto e hanno raggiunto subito le due ragazzine che, in un primo momento si sono rifiutate di fornire le loro generalità ai poliziotti per paura che venissero rintracciati i loro genitori che ovviamente le avrebbero sgridate. In un secondo momento però gli agenti sono riusciti a convincerle della necessità di contattare i genitori, e, una volta ottenuti i numeri di telefono i poliziotti gli hanno telefonato e loro sono arrivati velocemente sul posto. Le ragazze, entrambe 14enni, di origini rumene e residenti a Bastia volevano «solo giocare».
NON CI HA pensato due volte a chiamare la polizia, viste anche quante cose succedono ogni giorno ad adolescenti più o meno problematici. Forse pensando di avere di fronte a ragazze con intenti suicidi ha chiamato subito il 113 senza neanche prima tentare di parlarci lui. Gli agenti del commissariato di polizia di Assisi, diretto dal vice questore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, sono arrivati velocemente sul posto e hanno raggiunto subito le due ragazzine che, in un primo momento si sono rifiutate di fornire le loro generalità ai poliziotti per paura che venissero rintracciati i loro genitori che ovviamente le avrebbero sgridate. In un secondo momento però gli agenti sono riusciti a convincerle della necessità di contattare i genitori, e, una volta ottenuti i numeri di telefono i poliziotti gli hanno telefonato e loro sono arrivati velocemente sul posto. Le ragazze, entrambe 14enni, di origini rumene e residenti a Bastia volevano «solo giocare».
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