Oggi le motivazioni. Esulta l’opposizione
ASSISI – La Giunta comunale di Assisi è poco «rosa». E il Tribunale amministrativo regionale ha stabilito che così non va. Al momento non si sa se per «vizio di motivazione» o nel «merito» delle scelte. Le conseguenze potrebbero essere ben diverse.
Nel primo caso di si troverebbe di fronte ad una violazione (anche se non si capisce di quale portata visto che non c’è un obbligo che lo impone); nel secondo caso mancherebbe la giustificazione del sindaco al perché non c’erano donne in giunta (del tipo: «L’ho chiesto, ma non volevano»). Tra le altre cose è lo statuto comunale che non prevede le quote rosa. Sarebbe, quindi, lo statuto a dover essere impugnato davanti al Tar. «In attesa di conoscere e valutare le motivazioni ricorreremo al Consiglio di Stato – afferma il sindaco Ricci – Ribadisco che le nomine di Giunta sono state fatte nel rispetto della volontà degli elettori (numero di preferenze ottenute), nel rispetto dello statuto del Comune (da ricordare che non esiste una legge dello Stato sul tema delle “quote rosa”) e inserendo comunque alla presidenza del consiglio, una donna».
«Tutti i firmatari del ricorso – afferma l’avvocato Franco Matarangolo che ha seguito il ricorso per l’opposizione i consiglieri di opposizione Cianetti, Pettirossi, Bartolini, Maccabei, Fioroni e cinque associazioni di donne (Gylania, Ossigeno, Donne per le Donne, Comitato Internazionale 8 marzo, Fare Insieme)- si dicono orgogliosi di aver portato avanti questa battaglia per il rispetto della parità di genere in ogni ambito della società». La partita è iniziata.
di UMBERTO MAIORCA

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