Bastia

Quota 50, a prova di ricorsi

Le liste civiche non escludono di impugnare il verdetto delle urne convalidato dall’ufficio elettorale centrale 


BASTIA — L’esito della consultazione comunale è stato confermato dall’Ufficio elettorale centrale, che ha completato le operazioni di verifica ieri alle 14. I plichi esaminati dalla commissione, presieduta dal magistrato Aldo Criscuolo, segretario il dottor Danilo Gorbi, sono stati ora inviati in Prefettura a Perugia. Confermata quindi l’elezione del sindaco Lombardi e l’assegnazione dei due seggi ai Comunisti italiani, che prendono il secondo consigliere con un solo voto di scarto sui Ds. Per eventuali riscontri non rimane che la via del ricorso, esclusa dai dirigenti della Quercia, ma non dalle liste civiche. La soglia del 50 per cento è stata superata da Lombardi per 132 voti, un vantaggio che potrebbe essere annullato da un esame più approfondito delle singole schede contestate. «E’ un’eventualità che non posso escludere per le segnalazioni venute dai rappresentanti di lista — ha confermato Rosella Aristei, leader delle liste civiche —, ma è necessario un esame più approfondito anche con l’aiuto di esperti legali». Quindi, il ricorso che dovrà essere presentato entro 30 giorni, è un’eventualità ancora in piedi. La lettura dei risultati usciti dalle urne, oltre ai «morti e feriti» tra i candidati non eletti, provoca tensioni tra i partiti. La Casa delle Libertà è agitata dalle accuse mosse da Forza Italia ad An e UdC, di aver favorito voti traversali a favore del candidato sindaco Lombardi. Accuse respinte, in particolare dall’UdC, con il segretario Marcello Agostinelli che critica i forzisti per la loro ambiguità che ha finito col penalizzare Masci. Ostenta, invece, serenità il segretario dello Sdi Luigi Tardioli che, ammettendo la sconfitta, ha riunito gli organi del suo partito senza avanzare pretese per la Giunta.
M.S.

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