ASSISI ROMOLI: «CONSIGLIO APERTO SULLA SANITA’»  L’APPELLO è stato lanciato da Edo Romoli, consigliere del Pd, e subito ripreso dal sindaco Claudio Ricci; la speranza è che ora la mobilitazione bipartisan sia realmente convinta, decisa, concreta per il bene reale dei cittadini.«Il consigliere Romoli propone un consiglio comunale aperto per sostenere ulteriormente, come stiamo acendo da circa tre anni, la necessità di nomina del primario in Ostetricia e ginecologia da parte dell’Asl n.2 e della Regione Umbria — dice Ricci —. Apprezziamo la proposta visto che come amministrazione abbiamo già attivato molte iniziative per sostenere la richiesta».
La nomina del primario consentirebbe alle partorienti di avere un punto di riferimento e al nosocomio di Assisi di aumentare il numero delle nascite, calato negli ultimi anni sia per l’apertura del nuovo polo ospedaliero di Foligno sia per la mancanza, all’ospedale assisano, di un primario fisso. Il mantenimento del punto nascita (anche per il supporto, in termini di anestesisti che questo può dare al reparto pronto soccorso e chirurgia) viene visto come fondamentale per la valorizzazione e il potenziamento dell’ospedale di Assisi che, vista l’ottima localizzazione ambientale, può svilupparsi come nosocomio capace di svolgere molto bene una serie di servizi di base e cui aggiungere alcune nicchie di specializzazione, anche a supporto degli ospedali di Perugia e Foligno. Romoli, dal canto suo, nella sua richiesta di consiglio comunale, aveva evidenziato come a nulla siano valse le reiterate sollecitazioni del consiglio comunale e di tutte le forze politiche per far si che venisse sostituito il primario e garantire la continuità assistenziale e la tranquillità psicologica delle partorienti «Niente di tutto questo, ma promesse e lungaggini incomprensibili — dice l’esponente del Pd — sino alla soluzione che ha incaricato il primario di Marsciano di coprire part-time le esigenze dell’unità operativa di ginecologia ed ostetricia di Assisi. Una soluzione provvisoria e inadeguata, un comportamento inaccettabile che cancella, tra l’altro, anche gli impegni assunti dall’assessore regionale alla sanità nel consiglio comunale aperto tenutosi in Assisi il 25 gennaio 2007. Alla presidente Marini chiediamo di onorare gli impegni assunti allora a nome della giunta regionale. Assisi non può continuare a essere usata per le preferenze da elargire nelle competizioni elettorali e poi gettata nel dimenticatoio politico».
Maurizio Baglioni
 
Nazione-2010-12-09-Pag11

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