Il presidente della Confcommercio locale replica all’assessore al commercio Tabarrini


È scontato che in provincia sia più complicato sradicare l’antico modo di fare politica nonostante sia palesemente giurassico.
Non si riesce a capire come mai l’Assessore Tabarrini, nonostante le spiegazioni verbali da me date, insista sul fatto che la Confcommercio di Bastia abbia fatto dietrofront su piano del commercio, ciò è falso e dimostra che questo modo di manipolare le informazioni serve a mandare segnali criptati, sul modello di Osama Bin Laden, ai propri adepti che passino casa per casa per screditare e infamare coloro che la pensano diversamente da chi li comanda.
L’infamia a me fa schifo! Era un arma usata da certi sistemi politici finiti in disgrazia, per eliminare, se non fisicamente, ma moralmente un avversario politico.
La  Confcommercio di Bastia non è un partito e il sottoscritto, che ancora ne è legittimo Presidente, non è interessato, al momento, a scendere in politica.
Mai in nessuna occasione pubblica o privata abbiamo dichiarato che intendiamo rivedere il piano del commercio, al quale confermiamo la nostra approvazione.
La polemica che il consiglio della Confcommercio, non solo il suo sottoscritto Presidente, ha mostrato all’indomani dell’annuncio-proclama fatto dall’Amministrazione Comunale che salutava con grande enfasi un grosso investimento di un colosso della grande distribuzione, era finalizzata alla poca trasparenza della stessa Amministrazione.
Le cause: l’aumento sconsiderato delle cubature destinate a commercio nell’area ex Giontella/Deltafina;
il rimescolamento delle carte sull’area ex Mattatoio che dopo dieci anni di progetti vengono buttati all’aria a causa dell’ampliamento dell’area non concertato con le associazioni, uscito all’insaputa di tutti;
il rischio che una grande distribuzione che acquista 50.000 mc di superficie commerciale in una cittadina come Bastia può creare un abuso di posizione dominante a causa dei sistemi di marketing che queste entità utilizzano per imporsi sul mercato.
Credo che la nostra preoccupazione sia legittima e il nostro comportamento sia giustificato.
Con queste premesse il Consiglio della Confcommercio di Bastia ha deliberato di partecipare con la bandiera dell’Associazione alla Marcia organizzata dal Comitato Mezzo Miglio.
Come si spiega la cecità e la sordità di questa Amministrazione, che ha vantato ed elogiato l’arrivo del “salvatore” con argomenti offensivi verso i commercianti della nostra città?
Credo che chiunque sappia che il monopolio commerciale da parte della grande distribuzione farà chiudere tanti commercianti che sono quelli che hanno reso famosa questa città non solo nella nostra regione e sono quelli che contribuiscono in larga misura al bilancio comunale.
Ci chiediamo, è forse questo che fa esultare chi ci amministra?


Viva Beppe Grillo e il V-Day


Marco Caccinelli
Presidente Confcommercio
Bastia Umbra

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