II coordinatore regionale Bruscolotti ha incontrato il responsabile della società demoscopica Ipsos. Focus anche su Foligno e Bastia
I risultati: allarme sicurezza a Perugia, a Terni la priorità è il lavoro. Spoleto in bilico
Fancelli inizia il lavoro sulla Provincia di Perugia Gatticchi segretario dei giovani democratici con il 70% dei consensi
PIERPAOLO BURATTINI
PERUGIA – Più sondaggi per tutti: in attesa di prendere decisioni che cosa c’è di meglio che analizzare la situazione politica attraverso il saliscendi degli umori dell’opinione pubblica? Nulla. A destra come a sinistra, ognuno ha il suo. Da visionare con la cura che si addice a un responso oracolare o più prosaicamente da brandire a mo’ di clava sotto il naso dell’avversario di turno.
Da Forza Italia al Pd è comunque tutto un ondeggiare sui sondaggi. Tanto per dire gli azzurri perugini sono pronti a commissionarne uno per capire quale sia il candidato ideale mentre tra i democratici proprio ieri mattina il coordinatore regionale Bruscolotti, insieme alla fattiva responsabile organizzazione Liliana Grasso, ha visionato il lavoro commissionato ad ottobre al responsabile dell’area politica dell’Ipsos, Luca Comodo. Le città prese in esame dall’istituto demoscopico sono state Perugia, Terni,Foligno, Bastia e Spoleto e le domande rivolte al campione riguardavano la percezione qualità della vita e i problemi avvertiti come più urgenti.
In casa Pd, al di là dell’ottimismo di facciata, i dati della rilevazione hanno creato più di qualche scompiglio. E fatto alzare la soglia di allarme. Nel capoluogo, ad esempio, sicurezza e spaccio di droga sono due filoni che nel sentire dei cittadini si sono ormai trasformati in veri e propri problemi a cui si chiede urgentemente di porre rimedio. Così come a Terni il problema occupazione turba i sogni della maggioranza dei cittadini. Altro dato emerso dalle rilevazioni Ipsos: ai perugini la riproposizione tale e quale dell’Unione non suscita particolare entusiasmo.
Fin qui l’ufficialità. Facendo un passo avanti, si entra nel terreno degli altri sondaggi. Compreso quello rimbalzato da Spoleto, consegnato a ottobre ai vertici locali del partito. Un sondaggio nel quale si è testata la tenuta di Daniele Benedetti e Giancarlo Cintioli, i due in corsa per le primarie, rispetto a un avversario del calibro del senatore del Pdl Domenico Benedetti Valentini. Sui risultati numerici dei due candidati democratici in pectore le versioni sono discordanti e ognuna delle due tifoserie in campo tira la percentuale dalla sua parte. Ma un dato, è quello che preoccupa di più: entrambi, Cintioli e Benedetti, sarebbero comunque sotto al senatore di Alleanza nazionale. Che però nei giorni scorsi ha ufficialmente detto di non voler correre per la fascia di sindaco.
Un segnale questo che la città del Festival insieme a Terni, Bastia e Gualdo Tadino in vista delle amministrative è uno dei centri che tolgono il sonno ai vertici democratici, obbligati a non sbagliare alcuna mossa. Nel frattempo tra sondaggi e qualche polemichetta interna, sia il provinciale che il coordinamento comunale perugino fanno ulteriori passi in avanti. Il coordinatore della segreteria provinciale Stefano Fancelli negli scorsi giorni ha radunato i responsabili delle aree tematiche per cominciare a parlare di programma a proposito della Provincia mentre Giacomo Leonelli sta mettendo a punto una serie d’incontri nei circoli del capoluogo insieme al candidato alle primarie di coalizione di febbraio Wladimiro Boccali. In chiusura: ieri a Foligno i baby del Pd hanno eletto responsabile regionale con oltre 70% dei consensi, Gionata Gatticchi.
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