Bastia

Quei settantenni da podio

Ezio e Giuseppe campioni di nuoto sempre a galla


di GIANNI AGOSTINELLI


PERUGIA – C’è chi a una certa età “finisce” in acqua guidato dalla passione e c’è chi invece si ritrova in costume per ordine del medico. E tutto questo incuranti del tempo che passa, e non solo per rimanere a galla, ma addirittura per nuotare più veloce degli altri. Arrivano in piscina da esperienze diverse e comunque sia le differenze tra i due scompaiono quando si tuffano in piscina e soprattutto quando salgono sul podio a fine gara. Loro sono Ezio Degli Esposti, 72 anni, e Giuseppe Bilotta 70, due che si battono in corsia con altri “ragazzini” over 70 e che ormai passano più tempo in costume da bagno che in giacca e cravatta.
Sono la strana coppia del nuoto umbro, gli unici che hanno oltrepassato la soglia dei fatidici 70 anni ma che nuotano nei master all’inseguimento della buona salute e anche di qualche medaglia.
Quasi un secondo lavoro per Degli Esposti che oltre ad essere a capo di un ingrosso è pure presidente del Centro nuoto Bastia. Ma è stato il nuoto il filo rosso della sua vita che l’ha portato a praticarlo anche a livello agonistico.
«Ho cominciato a nuotare nel fiume Chiascio, quand’ero un ragazzino. – dice Ezio Degli Esposti – Quelli più grandi ci prendevano braccia e gambe e al tre ci buttavano in acqua. Quindi si doveva galleggiare per forza. E da maggio a settembre eravamo sempre in acqua». Da quella “piscina” è arrivato all’agonismo e alle gare molto tempo dopo. «Soltanto cinque o sei anni fa» riprende il signor Ezio, quando sulla carta d’identità si leggevano 66 anni. È entrato nel circuito dei Master e adesso che di anni ne ha 72 può permettersi di snocciolare una bacheca da far invidia. Alcuni allori in ordine sparso: due titoli italiani, un oro sui cinquanta stile libero ed uno sui cento, oltre a un bronzo nei cinquanta dorso. Poi anche podi di squadra come il bronzo nella staffetta mista 4×50. «Meglio non andare oltre sennò rischio di pavoneggiarmi troppo. Ma oltre a queste ce ne sono altre – dice Degli Esposti -, come la prima in assoluto ottenuta a Rossano Calabro. E finita la gara dalla piscina ci siamo tuffati in mare». Ricordi tanti, emozioni pure. Si perchè quelle non mancano mai. Nemmeno a settant’anni suonati. «Prima della partenza c’è sempre agitazione e delle volte è capitato anche l’imprevisto. Una volta dopo il tuffo mi sono accorto di non aver legato bene gli occhialini dietro la testa, mi sono scivolati in bocca e ho fatto una bella bevuta».
La stessa emozione la si legge anche nelle parole di Giuseppe Bilotta. «Mi ricordo come fosse ora la mia prima gara: ero un fascio di emozioni. In dieci in fila a bordo vasca. Io sono rimasto fermo aspettando il via, ma quando mi sono accorto che l’arbitro l’aveva già dato gli altri erano quasi a metà vasca». La fine di quella gara però è stata meno ingloriosa della partenza. «Li ho ripresi quasi tutti e sono arrivato secondo».
Giuseppe Bilotta, o Pino come lo chiamano tutti, è “specializzato” nelle lunghe distanze dove semina piano piano tutti gli avversari. «Sono arrivato terzo ai campionati italiani di Trieste sia negli 800 metri che nei millecinquecento». Grandi risultati, ma Pino li cataloga con un “passabili”, anche se poi riassume il suo palmares così: «Da novembre 2005 ho fatto quattordici gare e ho portato a casa undici primi posti e tre secondi».
Ma l’avventura della strana coppia nei master non è iniziata così lontano nel tempo. A spingere Pino è stato il fisiatra per motivi di salute nel 2004 quando lui sapeva solo stare a galla, mentre Ezio che nuotava per piacere è stato notato dall’allenatore delle figlie, Maiorfi che ora allena tutti e due. “Perchè non fate i master?” Gli è stato chiesto. E loro hanno accettato volentieri.
«In famiglia sono tutti contenti – dicono in coro – anche perchè ci alleniamo quasi tutti i giorni, conoscendo bene i nostri limiti».
E non è cosa di poco conto nemmeno ascoltare i consigli del medico. «Bisogna essere medici di se stessi – dice Ezio Degli Esposti – ma è molto importante sentire il parere del medico». Poi certo, conclude ridendo «delle volte quando sono proprio stanco aspetto che l’allenatore si giri e faccio una vasca in meno».
Limiti e cime non comuni a tutti, anche perchè Ezio Degli Esposti ama stupire anche gli amici. Infatti per festeggiare il suo settantesimo compleanno si è rituffato sul Chiascio nel giorno di ferragosto. «Ho nuotato per almeno cinquecento metri tra la gente che a riva stava facendo i picnic. Con quel tuffo ho rivissuto ricordi bellissimi di una intera infanzia. Per il sessantesimo invece avevo cambiato sport. Mi ero buttato da 3500 metri col paracadute, mentre per il settantacinquesimo ho ancora un po’ di tempo per inventare qualche “mattata”».

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