Bastia

Quei graffiti tra “Le storie di San Francesco”

In un libro Chiara Frugoni rilegge il ciclo giottesco del Sacro Convento
ASSISI – “Le storie di San Francesco” svelano un tesoro. La Basilica Superiore di San Francesco ha fatto da cornice ad un incontro-evento in occasione dell’uscita del libro della storica medievista, Chiara Frugoni, dal titolo “Le storie di San Francesco”. All’incontro hanno partecipato il professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e il professor Franco Cardini, ordinario di storia medievale all’Università di Firenze. L’ ha messo in luce tre grandi novità: le scritte in latino presenti sotto ogni scena della Basilica Superiore di San Francesco sempre trascurate dalla critica. Gli affreschi, eseguiti durante il pontificato di Nicola IV, oltre a celebrare la figura di Francesco, il grande fondatore, come si è sempre pensato, celebrano anche l’importanza dell’ordine. E infine la spiegazione di alcuni dettagli pittorici finora rimasti irrisolti come l’accertamento delle stimmate. La Basilica di San Francesco diventa in questo appuntamento luogo di incontro e di dibattito tra sacralità, storia e arte, nella casa del santo del dialogo per eccellenza, nel racconto di una storia secolare ricca di particolari e colpi di scena, della vita di un uomo di otto secoli fa che ancora oggi risulta estremamente attuale. Nel suo libro, Chiara Frugoni rilegge il ciclo giottesco alla luce dei suoi ultimi studi, accompagnando per mano il lettore nell’interpretazione delle scene pittoriche, mostrando che nella Basilica superiore oltre agli affreschi esistono anche miriadi di scritte e graffiti lasciati nei secoli che vengono analizzati e interpretati dalla storica francescana. “Dalle ricerche che ho effettuato – spiega la professoressa Frugoni – è potuta emergere una interpretazione delle ‘storie di Francesco’ che non si basa solo sulla comune idea che il ciclo giottesco sia una esaltazione del Santo di Assisi, ma piuttosto una valorizzazione della grandezza dell’intero ordine francescano”, questo grazie anche ad alcuni particolari iconografici finora rimasti oscuri. Per la prima volta sarà possibile per l’ascoltatore essere guidato nella lettura delle opere di Giotto da una tra le più grandi studiose di francescanesimo nel luogo simbolo della spiritualità francescana e della cultura artistica europea. Per l’occasione il professor Antonio Paolucci è voluto tornare in questo luogo di spiritualità e cultura in veste di relatore, dopo il terremoto del 1997 che lo ha visto guidare l’equipe di esperti che hanno dato vita al “cantiere dei miracoli”.

Corriere-2010-11-27-pag24

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