Bastia

Quegli «sconti» sui parcheggi innescano una guerra elettorale

ASSISI BARTOLINI: «SONO UNA VERITA’ VIRTUALE». CIANETTI: «SERVONO RIMEDI VERI»SCONTRO amministrativo-politico sulla rimodulazione dei check-point e sul turismo. Il Consiglio municipale ha approvato le linee guida per la rimodulazione delle convenzioni dei parcheggi e delle tariffe degli autobus; in tal modo l’amministrazione intende avviare le procedure tecnico normative per modificare la convenzioni dei parcheggi per ridurre, in media e per tutto l’anno, le tariffe degli autobus turistici del 20% e anche quelle delle automobili, soprattutto per i residenti e i pendolari. Tutto questo, mantenendo invariate le risorse per il Comune, allungando i tempi delle convenzioni con i gestori e prevedendo delle migliori sul piano funzionale. «Non dobbiamo credere alla verità virtuale di campagna elettorale — ammonisce Giorgio Bartolini —. Abbiamo sempre detto che non si possono cambiare le carte allungando il periodo di gestione a distanza di così poco tempo dalla firma delle concessioni. Sempre da un po’ di tempo si è posto l’analogo problema di proroga per una società concessionaria, ma i dirigenti del Comune hanno espresso la loro ferma contrarietà. Si tratta dunque di promesse elettorali. Su che base è stato indicato il periodo di allungare le convenzioni in atto da 8 a 14 anni? Una politica meno propagandistica avrebbe lasciato immutato il prezzo del biglietto e utilizzato i 65mila euro persi per la promozione turistica». «L’economia turistica della città è in affanno, è necessario porre rimedi immediati — dice invece Carlo Cianetti, candidato sindaco —. Bisogna rilanciare l’immagine di Assisi quale centro culturale, spirituale, ma anche come epicentro di un distretto ricco di arte, di tradizioni e del buon vivere. Lo slogan sarà ‘Assisi, il bello dell’Umbria’. Comune e Regione devono investire risorse consistenti: almeno 500mila euro all’anno per cinque anni. Una cifra del genere promette un aumento delle presenze di 100mila turisti in due anni. Le risorse ci sono: basta utilizzare i proventi dei check-point, che non è possibile eliminare a causa di convenzioni capestro sottoscritte dalle amministrazioni che si sono succedute in questi anni». LA DECISIONE Il Consiglio comunale ha dato l’ok a «rimodulare» check point e turismo  .Maurizio Baglioni

Nazione-2011-03-10-Pag12

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