L’esperienza di una donna che ha vinto 70.000 euro a “Chi vuol essere milionario”
BASTIA UMBRA (f. p.) – Ha dovuto aspettare quattro anni (anche se non sapeva di essere stata candidata), ma 70.000 euro l’hanno ripagata ampiamente dell’attesa: protagonista della vicenda è Anna Rita Bartolucci, assisana d’origine e bastiola d’adozione che, nei giorni scorsi, ha avuto la possibilità di poter partecipare al gioco “Chi vuol essere milionario” con Gerry Scotti. “Il merito – racconta oggi la signora Bartolucci – è dei miei figli, Mirco e Michela, che fecero la domanda quattro anni fa: a metà marzo di quest’anno, sono stata contattata telefonicamente dalla redazione del ‘Milionario’, quindici domande di cultura generale al termine delle quali mi dissero di andare il29 marzo ad Ancona per sostenere un esame scritto”. La signora non nutriva grandi speranze di riuscire ad approdare a Canale 5: “Sono andata ad Ancona con mio marito Marzio Mazzoli – racconta – e la prova si è svolta all’interno di un albergo, dove ci hanno spiegato che se anche avessimo superato tutte le prove la chiamata al ‘Milionario’ non sarebbe stata automatica”. La prima prova consisteva in 36 domande ‘secche’ senza opzioni, cui rispondere in 20 minuti di tempo; cinque i concorrenti ammessi all’ora, tra cui la signora Bartolucci, “intervistata per tre quarti d’ora – racconta – con altre domande ancora più difficili. Appena uscita dall’albergo mi chiama la produzione dicendomi che sono stata la migliore delle due selezioni della giornata, in tutto 64 concorrenti, e che sarei stata contattata telefonicamente il giorno dopo per un test di circa due ore e mezzo, domande sparate a raffica perché non dovevo avere la possibilità di consultare internet né farmi suggerire”. Poi la conferma dell’approdo in tv, con l’invito ad andare a Cologno Monzese il14 aprile: “Gerry Scotti – racconta la signora Bartolucci – è una persona impagabile, gentilissima ed è come lo vediamo in tv, allegro, che ti mette a tuo agio in tutto e per tutto. Il programma è serissimo, non ci sono aiuti se non quelli ufficiali del quiz, la sola cosa è la tensione nervosa che si prova davanti a tutte quelle persone ed a quelle luci, anche se il conduttore fa di tutto per metterti a tuo agio. Ho risposto alle domande tranquillamente e sono arrivata a vincere una bella sommetta. Ma al di là dell’importo vinto – conclude Anna Rita – mi rimarrà per tutta la vita il ricordo indelebile di questa avventura che per me era fin dall’inizio impossibile”.
Pdf: Corriere-2010-05-01-pag23