Bastia

Quattordicenne rapita per costringerla a sposarsi con un coetaneo a Bastia

La piccola rom sottratta alla sua famiglia che vive a Roma Il ragazzo è membro di un clan rivale a quello della ragazza-La storia Sarebbe stata fatta salire su un’auto che si è poi dileguata La polizia l’ha ritrovata in un appartamento

dr LUCIA PIPPI
BASTIA UMBRA – Una sposa bambina rapita. Sottratta alla famiglia da due persone che l’hanno caricata a bordo di un’auto e portata a Bastia Umbra, da Roma, dove viveva con i genitori. Soltanto grazie alla denuncia e all’attività del commissariato di polizia di Assisi la storia ha avuto, però, un lieto fine, che si concluso con il ritrovamento della ragazzina.
Alcuni giorni fa due persone, di etnia rom, si erano presentate in un commissariato romano per sporgere denuncia. La loro figlia di 14 anni era stata presa da due persone e fatta salire a forza su un’auto che si era subito dileguata. ll padre e la madre della ragazzina avevano riconosciuto gli occupanti dell’automobile, due persone appartenenti ad una famiglia rivale, sempre di origine rom. Secondo i genitori, inoltre, il rapimento era stato portato avanti per costringere la quattordicenne a sposare un coetaneo del clan.
Da Roma la denuncia è stata inoltrata agli agenti del commissariato di Assisi che hanno avviato le indagini sul territorio, in particolare tra le numerose famiglie di rom che abitano nella zona di Bastia. In seguito ai primi controlli, che hanno riguardato soprattutto alcuni zingari pregiudicati per piccoli reati e, successivamente, si sono estesi a tutta la comunità, è stata subito riscontrata la presenza della giovanissima nella zona e, in particolare, in un appartamento che si trova alla periferia di Bastia, dove, da tempo vive una parte del clan indicato come presunto organizzatore del rapimento. La giovane, ritrovata in buona salute e per niente sotto choc, è stata quindi presa in consegna dagli agenti che l’hanno riportata a Roma dai propri genitori. Il papà e la mamma del futuro sposo, invece, sono stati iscritti nel registro degli indagati ma a loro carico non sono stati presi provvedimenti. Le indagini, infatti, stanno andando avanti per accertare l’esatta dinamica dei fatti e per capire cosa sia realmente successo. La ragazzina, infatti,ha confidato ai genitori di essere innamorata di questo ragazzo. Non è da escludere che i due, complice la seconda famiglia, possano aver organizzato un finto rapimento per convincere i genitori della 14enne a concederla in sposa al giovane. Matrimonio che, visti i rapporti tesi tra i vari esponenti dei clan, non sarebbe stato accolto in maniera pacifica. Il lavoro degli inquirenti, al momento, è quindi tutto incentrato sugli interrogatori dei protagonisti di questa storia che sembra uscita da un romanzo dell’Ottocento.

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