ASSISI ANCHE IL CANTANTE HA ADERITO ALLA PETIZIONE PRO-OSPEDALE — ASSISI — LA CITTÀ della pace in guerra con Perugia. La vicenda del punto nascita e la salvaguardia dell’ospedale continuano a polarizzare l’attenzione di forze politiche e cittadini e potrebbero coinvolgere altre questioni come il progetto PerugiAssisi 2019 e il Puc2. «Il tempo delle chiacchiere e delle posizioni velleitarie, del rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione, delle sceneggiate deve finire, per il bene di cittadini, utenti, operatori sanitari — dice Simone Pettirossi, capogruppo del Pd —. La gente vuole sapere: quanti punti nascita chiuderanno e quali? Perché alcuni e non altri? Assisi sarà tra questi? Quali compensazioni verranno concesse agli ospedali che subiranno i tagli? Se venisse presa la decisione di chiudere il punto nascita di Assisi, come si garantirà una reale valorizzazione del nostro nosocomio? Che specialistiche verranno portate qui? Quali primari avranno sede nel nostro ospedale? Quali investimenti?». Il sindaco Ricci, dopo aver incassato la solidarietà del cantante Marco Mengoni (impegnato l’altra sera al Lyrick), che ha firmato la petizione pro-ospedale, ribatte a Giorgio Bartolini che l’aveva definito ‘fantasma’ sulla vicenda della struttura sanitaria. «L’attuale rete degli ospedali della Regione, è stata definita nel 1999/2000, anni in cui il Bartolini era sindaco» ricorda Ricci. «Il capogruppo Pettirossi ha sempre fatto sottintendere sicurezza sull’esito finale delle sorti dell’ospedale, proprio per la sua appartenenza politica e in virtù del fatto che, insieme al coordinatore comunale Masciolini, ha invitato in pubblica assemblea l’assessore Tomassoni» dice Luigi Marini, capogruppo di Uniti per Assisi.
Maurizio Baglioni
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