ASSISI LE ISTITUZIONI SONO PRONTE A SALVARE IL SERVIZIO
— ASSISI — «NONOSTANTE le smentite dell’assessore Franco Tomassoni, personalmente non mi sento tranquillo sulle sorti del ‘punto nascita’ in Assisi. E’ giunto il momento che la presidente Marini scenda in campo e chiarisca una volta per tutte la politica che adotterà sulla sanità e in particolare per l’ospedale della città di San Francesco».
Nelle parole di Rino Freddii, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, le preoccupazioni e la volontà di opporsi per far sì che la città serafica possa contare, in futuro, su una struttura ospedaliera all’altezza delle necessità della popolazione del comprensorio e del nome della città. «Posso assicurare — aggiunge Freddii — che noi del Popolo della Libertà ci schiereremo, anche fisicamente, a difesa di quella che era e che deve ritornare un’eccellenza del nostro ospedale, compromessa prima dalle scelte fatte nel 2000 al momento dell’approvazione del piano regionale sanitario, poi dalla mancata nomina del primario in ostetricia e ginecologia». La scelta, degli organi competenti, di rimandare ogni decisione, aggiunge, non piace neanche agli operatori della struttura e all’opinione pubblica. «OCCORRE che le diverse rappresentanze in Consiglio comunale dimostrino la massima coesione — spiega ancora —, lasciando perdere le sterili diatribe personali, concentrando tutto l’impegno, al di là delle appartenenze, per evidenziare i punti di forza dell’ospedale di Assisi e difenderne la sopravvivenza a partire dal punto nascita». Secondo Freddii la Regione deve tener conto di alcuni aspetti: del progetto «Valorizzazione e rilancio dell’Ospedale di Assisi», redatto da un’apposita commissione consiliare e tecnica, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale e consegnato all’assessore alla sanità regionale; che il raffronto sul numero delle nascite sia tra dati omogenei (con la presenza del primario come garanzia di sicurezza e appropriatezza, quanti sarebbero stati i parti ad Assisi?); dell’efficienza dimostrata negli anni passati, a pieno organico; i valori che Assisi rappresenta nel mondo e per i quali è meta di milioni di turisti; che non si dimentichi quanto è positivo per un malato e i suoi familiari essere ospitati in una struttura a misura d’uomo; che si dia il giusto peso all’ormai proverbiale rapporto confidenziale che nel nostro ospedale si instaura tra personale e degenti.
Maurizio Baglioni

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