Al Centro di Via De Gasperi


BASTIA UMBRA – Psichiatria e comunità, ma soprattutto dialogo e sensibilizzazione dei giovani: è la ‘ricetta’ per la promozione della salute mentale attraverso la lotta al pregiudizio, attraverso “Chiamatemi per nome”, progetto patrocinato dai Comuni di Assisi e Bastia, presentato ieri mattina al Centro di Salute Mentale di Via De Gasperi. “Chiamatemi per Nome” vede la collaborazione dell’Unità Sanitaria Locale 2, della cooperativa sodale Asad e del Liceo “Sesto Properzio” di Assisi (rappresentato dal dirigente scolastico, Rosella Curradi): più enti, “uniti nella lotta al pregiudizio nei confronti di chi soffre di disturbi mentali” . Persone che non vanno curate solamente con farmaci (“uno dei molteplici fattori e non il più importante” , è stato sottolineato nella conferenza), ma con il dialogo, perché “gli atteggiamenti di chiusura in molti casi si costruiscono attorno alla malattia o al disagio mentale e si trasformano in isolamento ed emarginazione sociale” . L’obiettivo del progetto è quello di rovesciare la problematica puntando alla promozione della salute mentale attraverso una lotta allo stigma (comportamento di emarginazione e isolamento) ed al pregiudizio. “In tutta Italia e in Umbria in particolare, hanno concluso gli organizzatori, molto si è fatto sul fronte della cura e della riabilitazione, ma occorrono molti più sforzi per quanto riguarda la prevenzione e promozione del progetto” .
Flavia Pagliochini

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