In merito all’ultimo articolo a firma dell’intergruppo Forza Italia – Bastia Popolare, per la carica che ricopro in seno a questa amministrazione, ritengo di dover apportare il mio personale contributo.
In base al regolamento comunale e normativa nazionale, la surroga di un consigliere comunale deve essere effettuata entro e non oltre dieci giorni dal ricevimento delle dimissioni del consigliere uscente: tale comunicazione è pervenuta all’Ente nel pomeriggio di giovedì 1 febbraio scorso. Uffici e amministrazione si sono mossi immediatamente nel contattare chi ha il diritto di subentrare in consiglio, dati i tempi stretti. Ciascuno degli interpellati, però, ha comprensibilmente chiesto tempo per riflettere se riuscire ad onorare il ruolo di consigliere, considerate le numerose implicazioni che tale incarico comporta nelle varie sfere personali, se lo si vuole svolgere con consapevolezza e impegno; oltre al clima politico attuale, sicuramente non dei più distesi ed idilliaci, date anche le imminenti elezioni.
Il Consiglio andava convocato entro l’orario di ufficio di venerdì 2 febbraio, perché convocarlo lunedì 5 non avrebbe consentito il pieno rispetto dei sopra citati termini, richiesti dalla legge. Consapevole pertanto di tali necessità, le stesse hanno comportato l’inevitabile massimizzazione delle tempistiche per tenere il consiglio comunale, per avere le maggiori probabilità di avere il consigliere surrogante, mantenendo al contempo la seconda convocazione entro le scadenze già riportate, nel rispetto delle almeno 48 ore da far intercorrere tra le convocazioni, come regolamento comunale recita.
La delicatezza dell’adempimento, le contratte tempistiche per ottemperarle e quelle ancor più stringenti per la convocazione del Consiglio Comunale, ha reso nei fatti impossibile un confronto preliminare per concordare la data della seduta, facendo leva sulla comprensione e il buon senso dell’assise nei confronti del quadro appena descritto.
Lo stupore provato per questo episodio comporta di contro il riconoscimento di una condotta diversa tenuta generalmente nello svolgimento del proprio operato: ciò a sancire l’approccio generale e la buona fede impiegate. Lo stupore pertanto è reciproco, al pensiero che il sottoscritto, in chiusura di mandato, possa aver cambiato modus operandi senza aver avuto cause di forza maggiore o buone motivazioni: spiegazioni, tra l’altro, già fornite a chi ha chiesto chiarimenti.
Richiamando alcuni pronunciamenti giurisprudenziali “la delibera di surroga di un consigliere comunale è un atto dovuto, non saltuario, quindi necessario e obbligatorio: deve sottrarsi pertanto da qualsiasi relazione con la discrezionalità amministrativa e non può essere impedita o venire a mancare per effetto di manovre dilatorie od ostruzionistiche del consiglio comunale, che possano paralizzare il regolare svolgimento della vita democratica dell’ente locale e il funzionamento dei suoi organi elettivi”.
Pertanto, scevro da qualsiasi costrutto fine a se stesso mi aspetto la partecipazione dei consiglieri comunali al prossimo Consiglio, in prima convocazione (sabato 10 febbraio ore 11) o in seconda (lunedì 12 febbraio ore 18:30) anche per il più volte ribadito senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza
Il Presidente del Consiglio Comunale di Bastia Umbra Giulio Provvidenza
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