Bastia

Protezione civile al lavoro in città «Tante le segnalazioni, molta ansia»

BASTIA VERIFICHE DI SICUREZZA SU 200 ABITAZIONI

BASTIA UMBRA –L’EMERGENZA terremoto, seguita alla forte scossa di domenica 30 ottobre, anche a Bastia ha avuto conseguenze più pesanti rispetto al 24 agosto. Molte le richieste di verifica per la sicurezza statica delle abitazioni, oltre 200, a dimostrazione dell’ansia generale. Un’ordinanza di sgombero è stata emanata per appartamenti e uffici a causa delle ciminiere pericolanti dell’ex pastificio. E’ stata anche chiusa al traffico via dell’Isola Romana che, se le due ciminiere saranno state tagliate come prescritto, potrebbe essere riaperta nelle prossime ore. Al centro di ogni emergenza locale il soggetto più coinvolto è il gruppo comunale della Protezione civile, che è stato mobilitato subito per portare soccorso direttamente nelle zone terremotate.
NEI PRIMI dieci giorni di emergenza sono stati impiegati 80 volontari, perlopiù a Norcia, con una media di presenze di 2-3 giorni per ciascun volontario. Stavolta la scossa principale è stata più forte di quella del 1997, che provocò danni anche a Bastia, richiedendo alla Protezione civile un impegno straordinario. «Il telefono per i primi 2-3 giorni dopo la scossa è stato attivo senza sosta – rileva l’ingegner Roberto Raspa coordinatore della Prociv –. Due persone fisse al telefono per rispondere ai cittadini spaventati». Un compito un po’ inedito che dimostra il livello di pericolo avvertito dalla popolazione e il ruolo, anche sociale, ormai assunto dalla protezione civile.
m.s.

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