Bastia

«Pronti a lavorare per un nuovo Pd»

Cristofani della Margherita all’incontro organizzato dai Comunisti italiani

BASTIA UMBRA – Il centro sinistra è partito. Ora bisognerà vedere se arriverà unito alle amministrative 2009. Di sicuro questa volta un ruolo importante lo giocherà il partito dei Comunisti italiani, il cui segretario, Massimiliano Gestroemi, ha raccolto consensi unilaterali, per lo spirito d’iniziativa con cui ha organizzato il dibattito di ieri pomeriggio e per la sintesi con la quale ha tracciato il da farsi. Segnali positivi sono giunti dal presidente del direttivo della Margherita, Vitaliano Cristofani, che ha assicurato che il suo gruppo lavorerà al percorso di un Partito democratico rinnovato nei metodi, nelle persone e più forte. Sicuramente molto forte in questa campagna elettorale sarà la presenza degli ex sindaci, più che mai in prima linea per favorire la vittoria del centro sinistra e segno evidente di una vittoria che non puo darsi per scontata. “Questa volta ci sono, con pensieri ben precisi” ha confermato infatti l’ex sindaco Gianfranco Lunghi “bisogna riparare agli errori commessi: lo sfaldamento della coalizione, il rimaneggiamento di strategie già approvate, come quelle del Pip di Ospedalicchio e della variante al piano ex Deltafina, e soprattutto dei personalismi”. Scelte programmatiche e volti nuovi sono anche le strategie consigliate dall’ex sindaco Vannio Brozzi, che ha esortato tutti gli esponenti di centro sinistra a “fare un bagno di umiltà e abbandonare, individualismi”. Un aspetto particolarmente sottolineato dall’ex sindaco Lazzaro Bogliari è stato quello della metodologia amministrativa: “Occorre riattivare un reale e sano confronto con la cittadinanza e valorizzare quanto di funzionale e esclusivo Bastia Umbra possiede da decenni, da molto prima di altri comuni”. Una prima ventata di vero rinnovamento l’ha portato Paolo Ansideri, già presidente dell’associazione culturale Oicos e membro della società civile piddina: “Bastia Umbra deve avere come obiettivo le sfide, contemporanee, come ad esempio le nuovi leggi di mercato e il confronto con la globalizzazione”.
Alberta Gattucci

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