Bastia

Proliferano i Comitati Cittadini, con quale scopo?

BASTIA UMBRA Prima che un Consigliere Comunale di Forza Italia, sono un cittadino di Bastia che ritiene di avere a cuore la crescita e lo sviluppo della propria città. E’ evidente che esprimo le mie idee, aperto al confronto, ma mai con l’intento di bloccare progetti o iniziative di altri.

Mi sembra, invece, che questi comitati, costituiti sempre dalle stesse persone, abbiano lo scopo di bloccare progetti che, nell’intenzione dell’Amministrazione Comunale hanno l’ambizione di riqualificare Bastia.

Ogni Amministrazione, di qualsiasi colore o schieramento politico, ha il diritto dovere di portare avanti, dopo averli partecipati, i propri progetti e i propri programmi, sui quali ha ottenuto il consenso per andare ad amministrare.

Se qualcuno, comitato o libero cittadino,ritiene che siano state commesse irregolarità di legge, ha il diritto di impugnare l’atto di approvazione di quel progetto, altre forme non ci sono, se non quelle strumentali di qualcuno, che si sente superiore agli altri, per imporre le proprie idee o allungare i tempi di realizzazione di un’opera, a danno di tutta la collettività.

Qualche esempio?

La sede del CIM (le casette dell’Arch. Renzo Piano, a fianco della ex piscina Eden Rock, ritenute da non salvaguardare dallo stesso professionista) che, a seguito di una segnalazione del Sig. Paolo Ansideri, promotore dei comitati, rivolta alla Soprintendenza, ha ottenuto di vincolare quella struttura come bene storico architettonico da salvaguardare.

Non entro nel merito della decisione, anche se …., ma mi soffermo sul risultato.

La Soprintendenza non ha risorse da impegnare per il recupero ed il privato, proprietario del bene, non ha alcun interesse a quel recupero, per fare cosa? Con il risultato che quelle costruzioni, abbandonate da decenni, seguiteranno ad essere abbandonato fino al crollo ed il Piano Attuativo, approvato anche dalla Soprintendenza, per riqualificare un’area importante nel centro di Bastia, non troverà attuazione, mantenendo per quanti anni ancora una zona di degrado nel pieno centro di quel Parco di Architettura Contemporanea, che qualcuno auspicava.

Piazza Mazzini e Via Roma due progetti di riqualificazione del centro di Bastia che condivido perché, con la realizzazione di spazi adeguati, si creano le condizione per un rilancio delle peculiarità di Bastia, commercio e manifatturiero, che hanno determinato il miracolo economico della crescita di Bastia nel dopoguerra. Sintetizzo il concetto: prima creo il contenitore per poi riempirlo di contenuto e non il contrario prima il contenuto e poi il contenitore.

I pini di Via S. Francesco e traverse è sotto gli occhi di tutti la pericolosità di quei pini, sia nei confronti delle persone che il danneggiamento alla proprietà pubblica (viabilità carrabile e pedonale) e quella privata.

Se il Comitato giudica illegittimo il progetto, perché in contrasto con la normativa in vigore sulla salvaguardia delle piante, avrebbe dovuto impugnare la delibera di approvazione del progetto-

Perché non è stata impugnata tale deliberazione? Ma perché il progetto è stato redatto ed approvato nel rispetto della normativa, basta leggere la documentazione progettuale ed i pareri favorevoli degli esperti in materia.

Vorrei ricordare, infine, a proposito di tutto quel bla, bla, bla, circa la salvaguardia degli ecosistemi, delle biodiversità, della fauna e della flora, che siamo a Bastia dove tra verde pubblico realizzato e verde privato, il rapporto verde/abitante è molto ma molto superiore ai minimi di legge.

Concludo dicendo che Bastia si deve riappropriare e valorizzare le proprie peculiarità (commercio e manifatturiero, rendendola più bella e godibile, in modo da richiamare quelle persone che visitano i centri storici pieni di storia e arte, che circondano la nostra Bastia.

Franco Possati      

Exit mobile version