Bastia

Progetto modello sulle alluvioni

Presentato dal sindaco, il Chiascio sotto i riflettori europei
BASTIA UMBRA al.ga.) – Il bacino del fiume Chiascio è stato scelto come uno dei casi di studio a livello europeo per sperimentare metodologie di comunicazione e partecipazione in grado di orientare e influenzare le scelte finalizzate alla gestione del rischio d’alluvione. Cittadini, associazioni e autorità locali di Bastia Umbra, quindi, avranno l’occasione di partecipare concretamente al progetto Imra Integrative flood risk governance approach) anche grazie all’adozione del Pai, Piano dell’assetto idrogeologico, che è stato adottato nel corso del recente mese di marzo dal comitato istituzionale dell’autorità di bacino del Tevere, per effettuare l’aggiornamento delle aree esondabili del fiume. Un’occasione importante, per recuperare ulteriormente un habitat che caratterizza fortemente la città di Bastia Umbra, e che viene messa sotto i riflettori addirittura europei insieme ad altri due casi di studio locati in Germania e in Austria. Il progetto sulla gestione del rischio idraulico è stato presentato nel palazzo del municipio bastiolo, in un’occasione di cui il primo cittadino Stefano Ansideri ha approfittato per assicurare che “proprio in questi giorni, l’amministrazione comunale ha avuto conferma del fatto che la Provincia di Perugia sta completando le procedure tecniche e amministrative per portare a termine gli interventi di consolidamento sulla sponde del fiume Chiascio nel territorio di Bastia Umbra”. Il provvedimento, tanto atteso dai cittadini che l’hanno sentito annunciare dall’ex governo Lombardi, permetterà di rivedere i territori che si trovano lungo le sponde del fiume Chiascio, comprese quelle posizionate lungo la vecchia zona industriale di Bastia Umbra, nella quale molti imprenditori attendono di sapere se poter continuare a investire o meno. Il progetto Imra prevede una serie di iniziative pubbliche, a cominciare dalla diffusione di un questionario sulla percezione e la consapevolezza del rischio di alluvione, la cui distribuzione è già iniziata in sedi amministrative, comunali, istituti scolastici e alcune associazioni locali.

Pdf: Corriere-2010-04-24-pag24

Exit mobile version