Bastia

Progetto d’area ex Petrini Le carte sono in tavola

L’archeologia industriale lascia il posto al futuro  
SEI MESI fa si era alle prese in una difficile trattativa sindacale per delocalizzare a Petrignano d’Assisi il mangimificio Petrini, oggi è pronto il progetto di recupero dell’area. Ieri, presenti l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti (nella foto, a destra) e il sindaco di Bastia Francesco Lombardi, è stato illustrato il progetto di trasformazione dell’area industriale. In una superficie di sei ettari e mezzo saranno realizzati residenze, insediamenti commerciali e servizi. I volumi previsti sono 254mila mc, rispetto agli attuali 320mila metri cubi industriali. Un intervento di grande impatto, che potrà divenire operativo tra qualche anno con l’approvazione del nuovo PRG; quello attuale infatti prevede per quest’area solo funzioni industriali. Marino Mignini, presidente della società «Mignini&Petrini Spa», ha spiegato che il piano di recupero non interferisce con le funzioni aziendali. L’ingegnere Stefano De Vito della società «Bcd Progetti Srl» di Roma ha illustrato i contenuti del progetto: saranno mantenuti nelle forme attuali i fabbricati (mangimificio, palazzina uffici e l’ex pastificio), mentre saranno demoliti i silos del molino e altri fabbricati minori. L’intervento di recupero, ha spiegato, intende mantenere le tipologie più importanti. Il nuovo quartiere, con due nuove piazze e un ponte pedonale sul Chiascio, sorgerà su una piastra sopraelevata per portare la superficie al livello di Piazza del Mercato. Dal dislivello sorgerà un interrato dove ricavare un parcheggio sotterraneo. La ristrutturazione del Mangimificio, realizzato nel 1996, rimarrà con la sua straordinaria altezza “immediatamente riconoscibile nel territorio circostante”, che ospiterà una multisala, un albergo e un centro enogastronomico. Quasi 100mila mc residenziali dove ospitare 1.200 abitanti. Il progetto tiene conto degli studi per la variante al Prg realizzati dal gruppo coordinato dal professor Nigro, e delle analisi del «Master Plan», il piano che detta criteri di fattibilità economica sulle aree di recupero nel centro urbano.


INTANTO, il candidato sindaco del centrodestra Stefano Ansideri, preoccupato dalle decisioni annunciate in materia urbanistica dal Consiglio comunale nell’ultima seduta di mercoledì, ha chiamato gli altri candidati per valutare l’opportunità di un intervento sul sindaco Lombardi per evitare decisioni irrevocabili che possano condizionare le scelte future.
m.s.


 

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