Gli articoli che riporto integralmente qui sotto, hanno una particolarità: il primo veniva pubblicato il 24 Maggio 2000 sul Messaggero, mentre il secondo poteva uscire pochi giorni dopo e non aspettare tre anni e mezzo. Nel 2000, il Sindaco dichiarava che pensare ai piccioni fosse una perdita di tempo! Si avvicinano le elezioni e anche i volatili fanno gioco! Le famose soluzioni tecniche che verranno adottate, (vedi Corriere dell’Umbria di oggi, che sotto riporto) esistevano anche nel 2000. Già, però meglio aspettare che la cosa si aggravi: più grosso è il problema, maggiore l’onore per chi cerca di risolverlo, poi arrivano le elezioni e le cose “poco importanti” da esempi di scarsa attenzione ai problemi dei cittadini, si trasformano in ottimi argomenti per promuovere la campagna elettorale. Questi articoli, dimostrano come l’attuale amministrazione a parole sia  molto attenta ai problemi dei cittadini, ma nei fatti si muove con celerità solo quando poco dopo può passare all’incasso (del voto). Chi è avvezzo a perdere tempo?(Come dichiarava il sindaco nel 2000) Susta e Monacchia, consiglieri comunali di Forza Italia, o l’amministrazione ? Leggete i due articoli e lo scoprirete.


 


Francesco Fratellini


Resp. Informazione e programmazione


Forza Italia Bastia Umbra


 


 


 


IL MESSAGGERO MERCOLEDÌ 24 MAGGIO 2000


 


A Bastia


Tiro ai piccioni in Comune, diventa un caso politico


di ADRIANO CIOCI


I piccioni, sempre più, sono motivo del contendere. A Bastia, sul tema, è stata redatta una specifica mozione da parte dei consiglieri di Forza Ita­lia Amedeo Susta e Giuliano Monacchia. Gli animali nidificano, per lo più, sui tetti delle abitazioni del centro stori­co, provocando, secondo gli esponenti azzurri, una grave situazione di degrado. «Si do­vrà intervenire — dice Susta — per motivi di igiene e di tutela della salute pubblica in quanto la popolazione dei pic­cioni registra normalmente un incremento non quantificabile ed è soggetto allo svilup­po di patologie che possono essere trasmesse all’uomo». Il sindaco Lazzaro Bogliari ri­sponde: «Non posso dare soluzioni tecniche che andrebbero ricercate su scala nazionale. Credo  si voglia perdere tempo portando in Consiglio questo problema. Ci sono co­se, più importanti da discutere». Ma Forza Italia insiste e chiede la costituzione di una commissione di esperti, un piano di intervento e sei mesi di scadenza per risolvere l’intera faccenda.


 


 


 


 


DAL CORRIERE DELL’UMBRIA DEL 06/12/2003


 


BASTIA UMBRA Un’ordinanza dell’amministrazione per limitare il proliferare dei colombi


Dal Comune mangime con anticoncezionali per piccioni


 


BASTIA UMBRA – “Divieto di somministrare cibo ai colombi; bonifica e chiusura dei possibili siti di nidificazione e somministrazione controllata di mangimi con anticoncezionali” Questi saranno i contenuti di una ordinanza che il sindaco di Bastia Umbra, Bogliari sta per emettere per cercare limitare il numero di piccioni in città. Lungi dal trovare una soluzione definitiva che possa mettere fine al problema, il Comune di Bastia, come altre amministrazioni d’Italia che si trovano a dover fare i conti con analoghe problematiche, sta cercando di mettere a punto delle soluzioni che, se non altro, limitino il numero. Infatti, da un po’ di anni la massiccia presenza dei colombi sta creando disagi ai cittadini, soprattutto quelli che abitano nel centro storico, che si trovano come inquilini numerosi pennuti sulle finestre e sui tetti, con tutti i problemi che è facile immaginare. Da un recente censimento effettuato dalla Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli) è emerso che nel centro storico i piccioni sarebbero introno ai 350, più c’è l’area Petrini dove il loro numero raggiunge quasi le due mila unità. Quindi e giunto il momento di pensare a come ridimensionare il fenomeno. Un primo passo sarà la somministrazione del mangime anti fecondazione che, nelle previsioni, dovrà far diminuire il numero di nuovi nati. Si pensi che, complice la possibilità di trovare facilmente il cibo, ad oggi i colombi possono allevare fino a 5/6 covate per coppia all’anno, per un totale di 12 nuovi nati per coppia, quando in condizioni naturali una coppia più allevare solo due covate l’anno. Altro rimedio pensato dall’amministrazione, per volontà dell’assessore ai servizi sociali, Giorgio Atonini che si sta occupando del fenomeno, è la costruzione di apposite mangiatoie, in punti già individuati, dove verrà distribuito cibo ai colombi, in modo da facilitare la somministrazione del mangime antifecondazione. Ma non ci dimentichiamo che per il cittadino, la vicinanza con i colombi, ed in particolare con i loro rifugi nidi, può rappresentare un elemento di pericolo, perché spesso sono dei veicoli di infezioni ed infestazioni parassitarie, che possono essere trasmessi all’uomo. Per scongiurare questo pericolo, sempre l’amministrazione si è impegnata ad intensificare la disinfesta­zione, di competenza Gesenu, attuate mediante idropulitrici, tali da rendere puliti i luoghi dove convivono uomo e pennuti. Di questo e di altro ancora se ne è discusso in un incontro pubblico tenuto nella serata di giovedì presso il Comune, dove è stato anche illustrato l’opuscolo che entrerà nelle case dei bastioli, in cui è spiegato, nel dettaglio, tutto quanto c’è da sapere sui piccioni e sui comportamenti ed accorgimenti da tenere.


 


Rosita Brufani

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