Verso il voto Il candidato di “Buongiorno Assisi” mette in guardia il Pd
Cianetti: “Ok allo slittamento, ma stiamo perdendo tempo”
ASSISI – Le primarie slittano di due settimane. Dopo le dichiarazioni bellicosi di alcuni (sì al rinvio ma solo se il Pd ha un candidato, sì alle primarie il 30 gennaio anche se con un candidato di bandiera contro Carlo Cianetti), venerdì sera nel corso di una riunione il centrosinistra – visto anche che probabilmente si voterà a maggio – ha acconsentito a un rinvio delle primarie a metà febbraio. “Durante queste due settimane – spiegano i democratici – continuerà in modo ancor più deciso il tentativo di addivenire, con il concorso e le proposte di tutti, all’individuazione unitaria di un candidato condiviso, nel qual caso non si procederà a elezioni primarie. Ove tale tentativo non producesse l’auspicato successo, le forze di centrosinistra, che ribadiscono la profonda esigenza della loro massima unità, aperta anche ad altri contributi per battere le destre e vincere le elezioni, procederanno alle elezioni primarie, che si svolgeranno quindi due settimane dopo la data già concordata del 30 gennaio 2011”. Il comunicato, insomma, si destreggia tra la voglia del Pd di trovare un candidato unitario evitando così le primarie, e quella di Mongolfiera, Sel, Idv, Prc e Socialisti che spingono per le consultazioni, pur senza volere e potere rompere con l’alleato di peso in una coalizione di centrosinistra. Una rottura che nessuno vuole, a partire dal candidato a sindaco Carlo Cianetti: “Sono dispiaciuto perché stiamo perdendo tempo rispetto ai nostri avversari; abbiamo acconsentito allo slittamento perché il bene più grande è l’unità del centrosinistra: capisco le difficoltà del Pd, rispetto il suo ruolo di partito importante della coalizione e mi auspico sia il baricentro dell’alleanza”. Ma qual è il candidato – se c’è – di fronte al quale Cianetti si tirerebbe indietro? “Non abbiamo pregiudizi, ma deve possedere un forte profilo di rinnovamento e un progetto alternativo al centrodestra, l’unico nostro vero nemico: purtroppo, è un dato di fatto che dal 29 agosto ad oggi il Pd non ha presentato nessuna candidatura: quando ci sarà un nome, io e i partiti che mi sostengono valuteremo serenamente e decideremo se fare un passo indietro”. In molti nel Pd le rimproverano di aver agito scorrettamente e di essersi candidato senza attendere l’inizio di un percorso condiviso. “La mia candidatura non è stata uno sgarbo al Pd né un atto di lesa maestà, ho accettato la proposta di tre partiti (Sel, Mongolfiera e Prc – ndr.) per evitare l’esperienza del 2006, che i dirigenti del Pd conoscono molto bene: il mio è stato un atto di disponibilità. In questi cinque anni abbiamo costruito le fondamenta per la casa comune, ora si deve procedere con il resto della costruzione: io mi sono posto come una delle ‘colonne’, ma una casa ha bisogno di molte colonne, e spero che altre se ne aggiungeranno”. Cianetti, avete ‘ingoiato’ la “moratoria” delle primarie, cosa chiederebbe al Pd? “Di avere meno pregiudizi: noi non ne abbiamo mai avuti, ci piacerebbe se il Pd mettesse i suoi da parte. Alcuni dicono di no alla mia candidatura, ma io non conosco molte di queste persone e loro non conoscono me. Mi piacerebbe poter incontrare i membri del coordinamento del Pd, spiegare loro i motivi della mia candidatura e il mio progetto politico: sarebbero sempre liberi di dire no alla mia candidatura, ma se si vuole veramente costruire un’alleanza di tutto il centrosinistra non si possono adottare atteggiamenti pregiudiziali”.
Flavia Pagliochini
Corriere-2011-01-16-pag19