Quarto episodio in pochi giorni: l’uomo, arrestato, neanche conosceva la vittima
Donna malmenata e palpeggiata da un operaio con precedenti per stalking
BASTIA UMBRA – Ancora un caso di violenza sulle donne, con la peculiarità che stavolta né la vittima né l’aggressore (un perugino di 43 anni, operaio divorziato e già noto alle forze dell’ordine per episodi di stalking, che non ha saputo o voluto dare spiegazioni sull’accaduto)si conoscevano.
Il fatto, “una vicenda che ha dell’incredibile”,come l’hanno definita gli stessi carabinieri di Bastia Umbra – è successo nel tardo pomeriggio di un paio di giorni fa, quando due donne stavano chiacchierando sedute su una panchina in pieno centro abitato; un uomo è arrivato e, gentilmente, ha chiesto di potersi sedere accanto a loro, probabilmente – questa la ricostruzione a posteriori- per avere la possibilità di avvicinarsi ancor di più alla vittima prescelta.Appena seduto l’operaio – poi arrestato dai carabinieri – si è voltato di scatto e, senza proferire parola, ha colpito la signora seduta accanto lui con uno schiaffo iniziando a palpeggiarla nelle parti intime. L’amica della vittima è però riuscita a dare l’allarme al 112, permettendo ai militari di intervenire con prontezza ed arrestare l’aggressore,un 43enne perugino, divorziato e già protagonista di casi di stalking: l’uomo, un operaio che non conosceva affatto le vittime, non ha spiegato i motivi del gesto.Le forze dell’ordine, comunque, rimangono in prima linea contro gli episodi
di violenza ai danni delle donne: quello del perugino è il quarto arresto in poco tempo di “uomini che odiano le donne”: non più tardi di sabato sera a Cannara un autotrasportatore albanese – poi arrestato con l’accusa di lesioni aggravate – aveva aggredito figlia e moglie,picchiando la prima e minacciando con un martello la seconda (entrambe diversi traumi, non gravi, alla testa e al tronco). Ancora prima, sempre a Bastia, un napoletano di 33 anni era
stato arrestato per rapina perché, dopo aver aggredito la compagna ucraina di 20 anni causandole contusioni a volto e gambe, le aveva sottratto e bruciato i documenti per impedirle di tornare nel proprio paese d’origine dopo la fine della loro relazione. A Torgiano (città che ricade nell’ambito operativo dei carabinieri della compagnia di Assisi)un quarantenne imprenditore campano era stato arrestato per rapina,lesioni e maltrattamenti in famiglia:
la sua vittima era la convivente,una ucraina trentenne, che l’uomo, in seguito ad un litigio scaturito per gelosia,aveva prima preso a calci e pugni, procurandole lesioni con prognosi di oltre 15 giorni, sottraendole poi, anche qui usando la violenza, il telefono cellulare per evitare di dare l’allarme.