Bastia

Prima la visita di Giro, poi la solenne cerimonia con Bagnasco

La Tomba di San Francesco apre ai pellegrini anche sul webLA TOMBA di San Francesco, riaperta ai fedeli dopo l’intervento di restauro che ha ridato splendore alle 15.000 pietre rosa di Assisi con la quale è costruita, è stata dotata di una webcam. «Consentirà, anche a coloro che sono lontani, di vedere questo luogo, di pregare e meditare. Abbiamo anche attivato l’indirizzo mail latuapreghiera@sanfrancesco.org per inviare preghiere che noi frati del Sacro Convento la affideranno al Santo patrono d’Italia». LO HA SOTTOLINEATO padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa, nel corso della presentazione ufficiale ai mezzi di comunicazione dell’intervento che ha caratterizzato la tomba di San Francesco; sepoltura rimasta nascosta sino al 1818, quando venne scavata, per 52 notti, dai frati autorizzati da Pio VII, poi il primo allestimento dell’architetto Pasquale Belli e realizzato da Giuseppe Brizi, la successiva risistemazione (fra il 1926 e il 1932 firmata dalla’architetto Ugo Tarchi. Da ieri sera, dopo un mese e mezzo di chiusura, è stata riaperta ai fedeli. L’intervento ha visto all’opera otto restauratori diretti da Sergio Fusetti.
«ABBIAMO PROVVEDUTO alla pulitura delle superfici lapidee, togliendo via il fumo delle candele e delle lampada a olio e lo sporco che si era accumulato negli anni e che mai era stato rimosso — ha spiegato Fusetti —; siamo inoltre intervenuti sulle ferrature, datate 1230 e 1900, sulla ripulitura del sarcofago del Santo, datato 1230». Alla due giorni di celebrazioni per la riapertura sono intervenuti il ministro ai Beni e alle Attività culturali Giancarlo Galan (nella giornata di venerdì) e, ieri, Francesco Giro, sottosegretario dello stesso dicastero. «Questo restauro della tomba del Patrono d’Italia rappresenta un segnale forte di fraternità, di umanità e di italianità — ha detto Giro — che ci aiutano ad essere cittadini del mondo; un contributo culturale e ‘politico’». «E’ una festa per la famiglie francescane — ha aggiunto padre Marco Tasca, ministro generale dei frati minori conventuali —; ora infatti è possibile tornare ad accogliere pellegrini e fedeli. Inoltre tramite le cose belle il Signore parla». «L’affetto, il rispetto e la devozione per Francesco e la sua storia — ha concluso padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro convento — l’amore e l’attenzione ai milioni di pellegrini, la preparazione e l’attesa della visita di Benedetto XVI, il 27 ottobre, ci hanno indotti a riportare allo splendore originale questo luogo, centro e cuore della cittadella santuario di Assisi e dei francescani di tutto il mondo». «Le grandi celebrazioni non possono mai fare dimenticare la presenza austera, silenziosa e di enorme coinvolgimento spirituale costituita dalla chiesa in cui è conservato il sepolcro di San Francesco», ha detto il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi.
In serata monsignor Angelo Bagnasco, presidenza della Cei, ha celebrato il vespro cui ha fatto seguito il pellegrinaggio alla tomba e l’atto di affidamento alla presenza della famiglie francescane.
Maurizio Baglioni

Nazione-2011-04-10-Pag05

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