Bastia

Prevenzione del sisma, Assisi e Bastia all’avanauardia

Legambiente ha premiato il lavoro svolto dai sindaci del comprensorio


Il concorso ha coinvolto 708 Comuni di tutta Italia


BASTIA – Anche Assisi e Bastia Umbra tra i Comuni d’Italia con i migliori piani d’emergenza sismica. A dirlo, l’associazione Legambiente che, insieme al Dipartimento della Protezione Civile, ha promosso il primo concorso nazionale per la pianificazione d’emergenza. Si chiama “Restare In Piedi” ed ha coinvolto 708 Comuni ad alto rischio sismico e 2.345 a medio rischio.
Lo studio del territorio, l’organizzazione di un certo modello d’intervento di protezione civile e le attività di informazione rivolte ai cittadini per creare una vera e propria sensibilità riguardo alla prevenzione e mitigazione dei rischi sono i requisiti che hanno portato “sul podio” di Legambiente Assisi e Bastia, insieme a Potenza, Piedimonte Etneo e le amministrazioni della Comunità montana della Garfagnana. La premiazione dei sindaci vincitori è avvenuta a Serravalle di Chienti (Mc), alla presenza del direttore generale di Legambiente, Francesco Ferrante e del vice capodipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Colcerasa. ” Restare in Piedi” – ha detto Francesco Ferrante – rappresenta un’esperienza innovativa per valorizzare l’opera di pianificazione e prevenzione che molti Enti locali praticano concretamente sul loro territorio. Esempi positivi importanti, soprattutto per il rischio sismico che risparmia poche porzioni del nostro Bel Paese, che dovrebbero essere sempre più riprodotti dal Sud al Nord d’Italia  Il poter contare su un sistema efficace di intervento di protezione civile nazionale non può da solo garantire la sicurezza del territorio. Sono soprattutto i comuni – continua Ferrante – ad avere un ruolo da protagonisti nella mitigazio ne del rischio sismico. La redazione e l’aggiornamento di Piani Comunali d’Emergenza e le campagne informative rivolte alla cit- tadinanza sono strumenti fonda- mentali per mettersi in sicurezza in caso di sisma, attività che ve- dono ancora troppi sindaci in netto ritardo”.

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