Regolamentato il transito


Nomadi nel mirino di un nuovo regolamento Che ne prevede la sosta in un’area ad hoc
Potranno fermarsi 6 caravan e solo 24 ore


Roldano Boccali
Bastia Umbra


Nell’ultimo consiglio comunale è stata adottata una delibera che regolamenta il transito delle popolazioni nomadi all’interno del territorio comunale.
Verrà predisposta un’area attrezzata dove potranno sostare per 24 ore un massimo di 6 caravan e non più di 20 persone. Il Comune di Bastia Umbra si è dato 18 mesi per la realizzazione dell’opera; nel frattempo sono interdette la sosta, il bivacco, il campeggio e la fermata delle “carovane” delle popolazioni nomadi in qualsiasi zona della città. “Si tratta – dichiara il consigliere comunale FI Antonio Bagnetti – di un provvedimento che, di fatto, accoglie le richieste di Forza Italia che a suo tempo aveva denunciato i gravi problemi di igiene pubblica provocati dalla sosta di numerose carovane di nomadi in un parcheggio della nuova zona industriale del capoluogo. Forza Italia, con una mozione, aveva chiesto il divieto assoluto di sosta e campeggio in tutto il territorio comunale. Ebbene -prosegue lo stesso Bagnetti – quella mozione non solo fu respinta, ma fummo accusati di comportamento discriminatorio. Le reiterate lamentele dei cittadini, ma soprattutto il grave danno arrecato al patrimonio del comune forse da parte dei nomadi con l’intrusione nella piscina coperta, con furto e danneggiamento della struttura comunale”.
In seguito a quell’episodio il sindaco invitò le forze dell’ordine ad intensificare i controlli per scoraggiare la presenza sul territorio comunale dei nomadi e, soprattutto «per non dare la percezione che ci sono delle aree in cui esiste un margine di tolleranza anche su atti gravi». Ora l’amministrazione comunale ha preso posizione sul problema dei nomadi ed ha varato un provvedimento che, oltre ad essere improcrastinabile , si spera possa essere anche efficace. “Vorrei infine ricordare al consigliere Ciotti – sottolinea ancora Bagnetti – che non è una congettura il fatto che i nomadi in quanto tali delinquono e sporcano; chiedere in proposito conferma ai tanti cittadini che hanno subito furti nelle proprie abitazioni o al settore lavori pubblici del Comune che negli ultimi 60 giorni ha dovuto ripulire per ben due volte l’area intorno al parcheggio della zona industriale utilizzato dagli zingari. Naturalmente i costi sono a carico della comunità”.

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