Bastia

Presi subito dopo il colpo in banca

La polizia blocca tre pendolari delle rapine e un basista
 
 di ERIKA PONTINI
—BASTIA UMBRA—
SAPEVANO—gli investigatori di squadra mobile e Sco — che una ‘batteria’ di siciliani poteva colpire in Umbria.
Ma ignoravano quando e dove. Un’accurata attività investigativa preventiva attorno al mondo dei rapinatori pendolari avevano ‘segnalato’ il possibile blitz in banca e indicato anche una delle vetture su cui i malviventi credevano di muoversi indisturbati per i sopralluoghi. E così ieri mattina alle 10 quando è scattato l’allarme nella filiale di Bastia Umbra della Cassa di Risparmio di Foligno gli investigatori agli ordini di Domenico
Profazio e di Marco Chiacchiera sono scattati. In banca due banditi, armati di taglierino e con un paio di occhiali scuri sul volto, avevano appena portato via un magro bottino.


UNA SQUADRA ha intercettato i due banditi, entrambi di origine catanese, in un albergo di Ponte San Giovanni dove avevano alloggiato nei giorni precedenti al colpo. Erano tornati solo per prendere le valige e ripartire per la Sicilia. I due trovati con addosso 600 euro in contanti e i taglierini avrebbero subito ammesso. Un altro gruppo di ‘mobilieri’ è invece riuscito a fermare a Santa Maria degli Angeli gli altri due del presunto commando: il ‘palo’ e il presunto basista che probabilmente stavano per raggiungere la stazione ferroviaria dopo aver tentato
invano di contattare i complici, nel frattempo fermati.
 
IL BASISTA, in particolre, concittadino dei tre pendolari aveva —è l’ipotesi investigativa— messo a disposizione un’auto pulita e fornito supporto logistico alla batteria. Sono tutti in manette e già oggi il pm titolare delle indagini, Gabriele Paci, dovrebbe chiedere al gip la convalida dell’arresto e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Indagini sono in corso per verificare se siano responsabili anche di altri
colpi messi a segno nel centro Italia

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