Nella frazione i Costano esiste ancora, in stato di abbandono da
decenni, l’edificio del vecchio mattatoio, costruito nel 1924 per le
esigenze di lavorazione della porchetta, industria che nel paese
viene esercitata da tempo immemorabile. Nell’assemblea tenutasi
a Costano per discutere il programma elettorale della candidata
sindaco Catia Degli Esposti è stato presentato, come punto forte, il
progetto per la realizzazione del Museo della porchetta proprio nei
locali dell’ex mattatoio di proprietà comunale. Lo ha illustrato
Antonio Mencarelli, ricercatore universitario e storico, che già nel
lontano 1995 lanciò l’idea. “Riprendo un vecchio sogno, mio e di
tanti costanesi, molti dei quali non sono più con noi – ha detto
Antonio Mencarelli – che esposi nella mostra dal titolo Un paese
un mestiere. Costano e i porchettai, durante la XXII edizione della
Sagra organizzata in collaborazione con il Gruppo Giovanile, ma
che purtroppo in ventiquattro anni non ha visto attuazione. Ora è
tempo di dare inizio, senza esitazioni, all’iter del progetto per il
restauro conservativo dell’ex mattatoio, per la bonifica di un’area
circostante degradata, e dare un segno di risposta alla fase di
decadenza che il paese sta vivendo per varie cause». Un
abbondante materiale archivistico che parte dal tardo medioevo,
insieme a una documentazione materiale, fotografica e a stampa, è
custodito dall’autore della ricerca e si tratta di esporlo secondo
validi criteri di catalogazione museale. Un luogo unico nella
varietà dei riferimenti al cibo in senso storico e antropologico,
come un museo dedicato al simbolo secolare del paese, potrà
diventare occasione per attirare gente, qualificare il prodotto
porchetta di Costano conosciuta in tutta l’Umbria, da inserire negli
itinerari del turismo enogastronomico alla ricerca degli antichi
gusti e sapori, oggi tanto frequentati a partire dai vicini territori di
Torgiano, Bettona, Bastia (Agriumbria), Assisi.
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