Da Assisi fino a Gubbio, in cammino sul «sentiero di San Francesco» CAMMINARE per riflettere intimamente e per riconciliarsi con se stessi, col mondo, con la natura. E, se si vuole, con Dio. Quando le esigenze personali sono queste non è indispensabile l’atto di fede. All’interno di certi valori possono agevolmente ritrovarsi cristiani e laici, fedeli e scettici. Ed è proprio in questo spirito che, riproponendo (dall’1 al 3 settembre) il Sentiero di san Francesco, i Vescovi di Assisi e Gubbio trovano l’adesione di sindaci, amministratori regionali e provinciali, organizzazioni politicamente distanti. E anche i ‘marciatori’ sono ideologicamente divisi: come un anno fa anche stavolta parteciperanno rappresentanti di ogni inclinazione politica. Sono 49 chilometri che, muovendo da Assisi, transitano (e sostano) a Valfabbrica, proseguono per san Pietro in Vigneto e il terzo giorno si spingono fino all’eugubina basilica di sant’Ubaldo. ISCRIZIONI aperte a tutti, quote di partecipazione diversificate a seconda delle singole richieste per pasti e alloggi. E’ significativa che alla presentazione della ‘camminata’ abbiano partecipato, uniti dalle medesime intenzioni, il Vescovo di Gubbio Mario Ceccobelliil presidente del Consiglio regionale (Eros Brega), l’assessore al Turismo umbro (Fabrizio Bracco), l’assessore provinciale Donatella Porzi. Ed inoltre Anastasi, sindaco di Valfabbrica che, essendo tappa intermedia, ha anche presentato (con la convocazione di armigeri e damigelle) la festa dei rioni programmata fra il 27 agosto e il 5 settembre.
CECCOBELLI, Brega, Bracco e, con un documento scritto il presidente provinciale Guasticchi, hanno unito le loro riflessioni a quelle di monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi. Da tutti l’invito a ricercare, anche nel silenzio meditante del camminare, quegli aneliti interni che ci consentono di rinvenire dentro noi la forza della fiducia e della riconciliazione. La stessa forza che ha irrobustito l’energia morale di Ubaldo Cecilioni, un giovane eugubino, vittima di una terribile disgrazia nel 1997 e capace di riacchiappare straordinari contatti vincenti con la vita. Proprio Ubaldo ha inviato alla conferenza stampa di presentazione del ‘Sentiero’ una testimonianza che deve essere considerata un meraviglioso e straordinario simbolo.
G.R.
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