I fatti ricostruiti grazie al sistema di videocamere dell’attività commerciale

PERUGIA Ha preso a calci il proprio cane durante una lite in un bar di Bastia Umbra e per questo un quarantottenne incensurato del posto, è stato denunciato a piede libero dalla polizia per maltrattamenti d’animali. L’intervento è stato compiuto dal personale del commissariato di Assisi. Dagli accertamenti è emerso – riferisce la Questura – che all’interno del bar si era verificata una lite tra un cliente e il proprietario del cane, il quale, senza apparente motivo, aveva preso ripetutamente a calci l’animale. Il cliente del bar era intervenuto proprio per dissuadere l’uomo a maltrattare la povera bestia. Gli agenti, anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, sono risaliti al proprietario che è stato quindi denunciato. Ennesimo grave episodio insomma dopo che ci sono voluti anni di sensibilizzazione e di cultura animalista per far capire all’uomo che l’animale non è una cosa passibile di qualsiasi sevizia e tortura oltre che di sfruttamento. Da qui la previsione di una serie di norme a tutela del mondo faunistico o – per usare le parole del legislatore – «reati contro il sentimento per gli animali». Il primo tra questi è quello di uccisione, ma con una distinzione rispetto all’essere umano: se per quest’ultimo l’omicidio è sempre vietato, per gli animali lo è solo quando avviene per crudeltà o senza necessità. C’è poi il reato – come nel caso in questione – di maltrattamento di animali che racchiude una casistica assai varia. Un esempio tipico è quello di chi lascia molti animali in una gabbia stretta o in uno spazio angusto. O quello più evidente di prenderlo a calci come in questo caso: ed è grazie alla sensibilizzazione che si è fatta spazio nel tempo che il bastiolo è stato denunciato.

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