Elettricista 55enne di Capodacqua muore sul colpo per la caduta da un lucernaio  
  
BASTIA — Uno schianto terribile. Una morte impietosa davanti agli occhi del figlio.
Franco Giugliarelli, 55 anni, da Capodacqua di Assisi, ha trovato la morte mentre lavorava sul tetto di un’azienda. Stando ai primi accertamenti il lucernaio è crollato e l’uomo è precipitato nella tromba delle scale.
L’ennesimo incidente mortale sul lavoro è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 17, all’interno della «Dondi srl», l’azienda di viale Europa specializzata nella costruzione di macchine agricole.
Secondo quanto accertato dai Carabinieri di Bastia Umbra, intervenuti sul posto, Giugliarelli, elettricista titolare di una ditta individuale, stava lavorando sul tetto della palazzina per conto della «Dondi».
In particolare, stava eseguendo dei lavori di montaggio di alcuni fari. A quell’altezza — sette, otto metri — si trovava anche il giovane figlio, che lavorava con il padre anche lui come elettricista.
Ad un certo punto Giugliarelli avrebbe perso l’equilibrio, il lucernaio ha ceduto sotto i suoi piedi e lui non è riuscito ad aggrapparsi a nulla. Un volo di otto metri. L’impatto tremendo non ha lasciato scampo. L’uomo è morto sul colpo. Straziato il figlio che ha assistito a tutta la scena.
L’incidente non sarebbe stato provocato da una scarica elettrica — secondo quanto ha riferito il ragazzo ai Carabinieri — Ma sull’esatta dinamica sono ancora in corso indagini da parte dell’Arma di Bastia e Assisi, al comando del tenente Florindo Rosa. Accertamenti anche dell’Asl 2 di Bastia: il dottor Miscetti e personale del Servizio Infortuni è intervenuto all’interno dell’azienda per verificare la situazione e stabilire se erano state adottate tutte le norme di sicurezza e se la tragedia poteva essere evitata.
Il pubblico ministero di turno, Sergio Sottani, ha affidato l’incarico al dottor Luca Lalli dell’Istituto di Medicina legale di Perugia. Sarà l’autopsia — l’esame è previsto per mercoledì — a confermare la dinamica dell’incidente.
Nel corso dell’esame esterno svolto ieri, il medico non avrebbe tuttavia riscontrato segni di bruciature che possano far pensare ad un corto circuito, ad una scarica elettrica fatale per l’elettricista in precario equilibrio.
E.P. 

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