Bastia

PRC: reddito sociale subito.

Si è tenuta oggi, sabato 7 novembre, nella sala della consulta del Comune di Bastia, una conferenza stampa organizzata dal circolo di Rifondazione Comunista “Rosanna Cipolla” in merito alla proposta di legge regionale sul reddito sociale. Anche il circolo di Bastia si mobiliterà per raccogliere le firme e per diffondere il materiale informativo, considerando necessaria una campagna in grado di coinvolgere non solo i livelli istituzionali regionali ma tutti i cittadini, le associazioni, gli enti locali.
Amelia Rossi, segretaria del circolo prc di Bastia, e Stefania Catanossi di Socialismo 2000 hanno illustrato la proposta e le motivazioni che ne sono alla base. Non si tratta di beneficienza, ma di assegnare un reddito sociale di massimo 7000 euro all’anno a chi si trova in uno stato di disoccupazione, inoccupazione o di precariato sulla base di alcuni requisiti indicati espressamente nella proposta. Uno strumento che, ha spiegato l’Assessore provinciale Giuliano Granocchia, andrà a vantaggio non solo dei disoccupati ma dell’intera società. L’Assessore ha denunciato gli enormi guasti prodotti dalla riforma del mercato del lavoro, in particolare una precarietà sociale che ha spostato sempre più in basso le condizioni lavorative e che oggi costringe le persone ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, a qualsiasi condizione. Il reddito sociale può invece rappresentare uno strumento che sottrae da questo obbligo e che permette a tutti di condurre una vita dignitosa. Destinatari diretti del provvedimento non saranno solo  precari e disoccupati, ma tutti coloro che perdono il lavoro sia esso dipendente o autonomo, basti pensare alle condizioni che oggi vivono piccoli artigiani e commercianti. In tutti i Paesi europei, tranne Italia e Grecia,  il reddito sociale è legge e rappresenta un mezzo per ridistribuire le risorse economiche verso quella parte del mondo del lavoro più esposta alla crisi economica.
In Umbria 10 mila persone sono senza lavoro e di fronte all’immobilismo del governo e alle sue campagne demagogiche è necessario l’intervento di tutte le forze politiche che si rifiutano di assistere passivamente al dramma della disoccupazione. Questo è l’impegno di Rifondazione Comunista, del  Partito dei Comunisti Italiani e di Socialismo 2000 che si sono uniti nella Federazione della sinistra d’alternativa, unico vero progetto di riunificazione dei soggetti che non sono più in parlamento ma che vogliono continuare a lavorare per migliorare le condizioni materiali dei cittadini.

Bastia Umbra, 7 novembre 2009

Amelia Rossi
Circolo Prc “Rosanna Cipolla”

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