Bastia

PRC: «le primarie sono state una guerra tra bande»

Domenica scorsa si sono svolte le primarie del PD e, visti i risultati, crediamo non sia più realistico continuare a chiamarle di “semicoalizione”. A distanza di pochi giorni ci sembra che il grande sconfitto sia il Partito Democratico stesso e che sia entrato in crisi il progetto che intendeva portare avanti. Non ce ne vogliano gli elettori che democraticamente si sono recati al voto, ma non possiamo non prendere atto che la dinamica che ha caratterizzato questa consultazione è stata proprio la “guerra tra bande” dentro il PD, una prova di forza all’interno della sezione bastiola e tra questa e la segreteria provinciale. I risultati sono quelli previsti, una spaccatura interna che facilita solo il centrodestra, un atto di irresponsabilità politica che complica anche il quadro delle alleanze con gli altri partiti.
Ma ciò che consideriamo più grave è stata l’assenza dalla competizione di differenti proposte politiche e l’incapacità di considerare ciò che è successo a Bastia negli ultimi anni.
Dalla nascita di comitati contrari al progetto Deltafina (ricordiamo il comitato Mezzomiglio e il Comitato per le scuole), alle proteste per il sottopassaggio di Via San Rocco e per il progetto della Piazza di Ospedalicchio, dalla questione P.I.P. all’insediamento della Leroy Marlin, passando per la chiusura di aziende importanti e per la perdita di posti di lavoro nel nostro territorio, prendiamo atto che nessuno è stato in grado di confrontarsi con la città su questo tipo di problemi e su quelli futuri. Come si affronterà a Bastia la crisi economica? Quanto e come inciderà la politica dei tagli dei trasferimenti statali imposti dalla finanziaria sui servizi pubblici? Come si procederà in merito ai progetti di ristrutturazione di grandi aree industriali dimesse?
Ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con tutte le forze politiche di centrosinistra sulle questioni concrete appena accennate e non intendiamo esprimere su nessuno giudizi di carattere personale. Diamo per scontato che soltanto chi è libero da interessi di parte può ricoprire un incarico importante come quello di Sindaco, tanto più a Bastia, dove è necessario ricostruire un legame forte tra amministrazione e cittadino e ridare alla comunità un’identità sociale e culturale.



Segreteria circolo “Rosanna Cipolla” Partito della Rifondazione Comunista di Bastia

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