Bastia

Pozzi inquinati, il sindaco faccia a faccia coi cittadini

BASTIA «NON POSSIAMO ELIMINARE IL COMPARTO SUINICOLO»  NON SI RISPARMIANO colpi reciproci, anche bassi, tra Pd e amministrazione comunale. Polemiche che riprendono quota nonostante il caldo estivo dopo l’incalzare di particolari avvenimenti legati all’inquinamento ambientale. Settore che, sostiene il Pd bastiolo, il centrodestra non riesce a comprendere e ancora meno a governare. Vedi la vicenda dei pozzi inquinati. Problema che, date le sue dimensioni, il Pd chiede di affrontare a livello comprensoriale. Replica immediata del sindaco Stefano Ansideri che respinge tutte le accuse, e rileva che il Pd nel caso inquinamento fornisce informazioni errate e fuorvianti. A cominciare dalla riapertura di un allevamento suinicolo autorizzato nel giugno scorso dall’amministrazione comunale che Ansideri ritiene un atto dovuto e non una propria scelta.
«Autorizzazione dovuta — sostiene il sindaco — perché conforme alla normativa vigente in materia e come risposta alla richiesta dell’allevatore che ha indicato le modalità di smaltimento dei reflui zootecnici mediante autobotti da conferire in un impianto nel Comune di Assisi. L’autorizzazione, inoltre, è stata rilasciata con il parere favorevole dell’Arpa, organo preposto al controllo e alla disciplina in materia ambientale». Il sindaco tiene a sottolineare che la sortita del partito Democratico non ha colto di sorpresa l’amministrazione comunale che segue costantemente il problema allevamenti. «Problema che è stato al centro di una riunione, prima di Ferragosto, con i residenti della frazione di Costano. Dall’incontro è emerso che le promesse ai cittadini di regolamentare la materia da parte delle precedenti amministrazioni comunali non hanno trovato mai soluzione positiva. Si tratta di un problema complesso per sua natura e complicato dal fatto che l’attività zootecnica qui a Bastia, in particolare a Costano, ha rappresentato un valore molto importante nell’economia locale. E’ un tema, quindi, che merita approfondimento prima di cancellare un’attività che per secoli ha caratterizzato il nostro territorio. L’impegno che ho assunto con i cittadini — conclude il sindaco — è di fissare un nuovo incontro dopo le ferie per esaminare l’argomento e dare al settore una risposta valida e duratura».
Gli allevatori di suini della provincia di Perugia sono in allarme. Hanno promosso per domani sera alle 20, nella sede della proloco di San Valentino della Collina, a Marsciano un incontro pubblico per denunciare la chiusura della quasi totalità delle stalle. All’iniziativa ha aderito il consigliere regionale Pd Gianfranco Chiacchieroni. «C’è uno scontro in atto tra le istituzioni e ognuno si trincera dietro le proprie competenze affossando la possibilità di ridare vita all’attività suinicola. Il settore vive ormai solo sull’importazione dall’estero, mentre — conclude Chiacchieroni — sono necessarie misure per sostenere i nostri allevatori».

 di MASSIMO STANGONI
Nazione-2010-08-27-Pag10
 

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