Il primo cittadino: “E’ un atto dovuto per la tutela della salute. La situazione è costantemente monitorata dall’Arpa e dalla Usl”
L’ordinanza del sindaco Ansideri vieta l’uso potabile per alcune zone a ridosso del depuratore
Gli allacci Le case più lontane saranno collegate all’acquedotto
di LUCIA PIPPI
BASTIA UMBRA – Una misura presa al solo scopo cautelativo e una situazione che viene costantemente monitorata al fine di garantire la salute dei cittadini. Ma anche di una certa gravità al punto da spingere il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, a disporre con un’ordinanza, in via precauzionale, ai proprietari dei pozzi privati nella cosiddetta area Anello di fertirrigazione allargata il divieto d’uso a scopo potabile dell’acqua fino a quando saranno riscontrati parametri di potabilità batteriologici e chimici da parte dei competenti organi di igiene e sanità.
La decisione è stata presa in seguito alla comunicazione del dipartimento igiene e sanità pubblica della Unità sanitaria locale 2 inviata al Comune di Bastia martedì. Le analisi condotte, infatti, hanno portato a disporre il divieto per uso potabile dell’acqua di alcuni pozzi privati situati in località Costano, Sterpaticcio e Cipresso.
Il problema di possibile inquinamento dei pozzi privati è stato oggetto di esame da parte di un tavolo interistituzionale
convocato dal sindaco Ansideri, al quale hanno partecipato l’Usl 2, l’Arpa e il Comune di Bettona. I soggetti presenti al tavolo hanno valutato le possibili conseguenze della fertirrigazione dei campi, che è il procedimento con cui vengono smaltiti i reflui degli allevamenti zootecnici.
Nella riunione di lunedì tutti i partecipanti hanno concordato sulla necessità di prevedere, in via precauzionale, il divieto di uso potabile delle acque non solo dei pozzi ricadenti nell’area dell’anello di fertirrigazione, ma in una zona con confini più ampi.
La limitazione imposta dall’ordinanza è quindi applicata ad un’area del Comune di Bastia più estesa e compresa tra Via Tre Case, fosso Cagnola, fiume Chiascio, confine Sud Bastia con Bettona e confine ovest Bastia con Torgiano.
Il divieto rimarrà in vigore sino all’accertamento delle caratteristiche di potabilità.
Sono esclusi soltanto i pozzi privati con presenza di sistemi di potabilizzazione di provata efficacia e quei casi in cui recenti accertamenti analitici abbiano attestato la conformità dell’acqua per uso potabile. L’ordinanza del sindaco prevede che l’eventuale inosservanza del provvedimento sarà punita e alla polizia municipale spetterà il compito di effettuare numerosi controlli per verificare il rispetto dell’ordinanza.
“Voglio sottolineare – afferma il sindaco Ansideri – che la situazione è tenuta sotto controllo costantemente dall’Arpa. I controlli vanno, quindi, avanti e vengono effettuati su tutti i pozzi. L’ordinanza è un atto dovuto, per tutelare la salute dei cittadini. In realtà il divieto è duplice. Uno riguarda i pozzi più vicini alla zona di fertirrigazione, che sono risultati inquinati, e un altro per quelli situati in altre zone ma che potrebbero avere problemi. Le case lontane dal reticolo dell’acquedotto, e che quindi devono usare per forza i pozzi – dice ancora Ansideri – non avranno problemi. Ho avuto personalmente l’assicurazione di Umbra Acque che gli allacci verranno fatti in tempi brevissimi senza creare particolari problemi alla popolazione. Si tratta, comunque, di pochissime abitazioni”.