Bastia

Pozzi inquinati, Ansideri chiede chiarezza

Bastia Umbra Il sindaco: già avviati i procedimenti giudiziari, limitiamo i disagi per le famiglie

BASTIA UMBRA – Pozzi inquinati, scende in campo il Comune. “E’ già in essere un procedimento giudiziario per i problemi connessi allo smaltimento dei reflui degli allevamenti zootecnici – spiega il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri – volto a chiarire le responsabilità di tutti gli attori che, in circa 30 anni, hanno avuto la gestione, la cura e la delega a preservare il territorio in cui operano. Questa Amministrazione ha intrapreso iniziative volte a coinvolgere tutti gli enti preposti alla tutela della sanità pubblica”.
La spiegazione del primo cittadino è anche una replica al coordinatore del Pd Nicolò Violini che nei giorni scorsi, in merito al tema dell’inquinamento, aveva sollevato il tema della “immobilità” dell’amministrazione bastiola. Ma secondo Ansideri c’è di più perché “in questo quadro va inserito anche l’altro problema della presenza, in altri pozzi, di tetracloroetilene, per il quale si è subito informato il Noe, al fine di determinare l’origine e le responsabilità per la diffusione ed alta concentrazione di questa pericolosa sostanza chimica”.
Ansideri rassicura inoltre sulle azioni che si stanno intraprendendo per limitari i disagi dei cittadini. “Dal dicembre 2009, sedici famiglie hanno potuto allacciarsi all’acquedotto pubblico con agevolazioni economiche. Per gli altri cittadini, per i quali non è stato possibile l’immediato allaccio, è stato interessato l’Ati 2 affinché potesse rivedere le determinazioni, essenzialmente di natura economica che sino ad oggi hanno escluso alcune parti del territorio (non molto popolate) dalla rete idrica pubblica”.

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