Bastia

«Poteva essere una strage»

UBRIACO SULLA RUSPA: Solo il coraggio degli agenti e una casualità hanno evitato la tragedia 
 
Un tecnico: «Con una marcia più potente nessuno lo avrebbe fermato» 


L’amministratore del locale danneggiato: «Infastidiva i clienti, è stato portato fuori. Una reazione incredibile» 
 
 
PERUGIA — Poteva succedere di tutto. E se si parla di strage sfiorata non è un’esagerazione. Perché solo la prontezza dei vigili del fuoco è riuscita a bloccare la fuoriuscita del gas dalla centralina che un albanese ubriaco aveva disintegrato con una ruspa. E’toccato sempre ai pompieri provvedere alla bonifica di una vasta zona completamente allagata. Già perché l’uomo con la ruspa aveva anche distrutto diverse decine di metri di conduttura dell’acquedotto.
TERRORE — «Ho avuto paura di fronte ad un gesto così folle e imprevedibile: il locale era affollato e la dinamica è stata terribile. Abbiamo chiamato le forze dell’ordine che sono riuscite a fermarlo». Così Yuri Cappiello, amministratore del Bora Bora, il locale dove è accaduta la vicenda che ha dell’incredibile (altro articolo nelle pagine precedenti): frutto dell’alcol che ha fatto scattare un autentico raptus. «Si è presentato, insieme ad altre due persone. Era ubriaco e infastidiva i clienti — racconta Cappiello —: abbiamo deciso di allontanarlo, in maniera tranquilla e con educazione: facciamo sempre un controllo su chi vuole entrare da noi. E’ stato accompagnato fuori, mentre minacciava di distruggere il locale. E purtroppo… Per quanto ci riguarda ci sono danni ai muri, a una porta, al gazebo, all’impianto elettrico, ma in poco tempo rimetteremo tutto a posto. Mercoledì 16 febbraio, il ‘Bora Bora’ sarà aperto regolarmente».
Il locale — un «sexy disco show», come recita l’insegna, nel cuore della zona industriale di Bastia — è molto conosciuto. In parecchi si sono assiepati, ieri, a vedere i segni dell’accaduto: auto danneggiate, vetri infranti, rovina ovunque.
RISCHIO — «E per fortuna che l’uomo, quando ha rubato il mezzo, mettendolo in moto senza le chiavi, ha innestato la quarta marcia — dice chi conosce bene il ‘caricatore gommato’, questo il nome tecnico della grande ruspa, peso 290 quintali, altezza 3 metri —. Lo ha reso, se così si può dire, meno potente nella sua azione distruttrice». Poteva essere una tragedia.
Maurizio Baglioni 


 


C’è anche il tentato omicidio 
 
Stamani il processo per direttissima Una lista impressionante di accuse 
 
ASSISI — Si svolgerà questa mattina al tribunale di Perugia – sezione di Assisi, il processo per direttissima nei confronti dell’autotrasportatore albanese B. R. resosi protagonista dell’incredibile, oltreché gravissimo, episodio dell’altra notte al Bora Bora.
Il giovane dovrà rispondere di una serie impressionante di reati: tentato omicidio nei confronti degli agenti della polizia, furto aggravato della pala meccanica, danneggiamento aggravato delle macchine e dell’impianto di metano e dell’acqua, resistenza a pubblico ufficiale.
Ma non finisce qui, in questa sorta di lista del supermercato della follia: gli è stata ritirata anche la patente di guida per guida in stato di ebbrezza.
Particolarmente incisiva e coraggiosa è stata l’azione dei due carabinieri e dei due agenti della polizia di stato, che con un grande senso del dovere e francamente sprezzanti del pericolo si sono lanciati sulla pala meccanica in movimento (e sono riusciti ad evitare che l’albanese provocasse danni maggiori a cose e persone) nonostante questi continuasse a procedere a zig-zag e colpirli con i pugni. 

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