Bastia

«Porto la cucina umbra sulle tavole di tutto il mondo»

Andrea Tiberi, chef di Bastia Umbra sta rendendo famose le nostre ricette


E gli inglesi vengono a sposarsi qui per avere un menù tipico nostrano


Cosa fa impazzire gli stranieri? Salumi, olio d’oliva e tartufo


“I nostri piatti sono considerati unici, speciali, introvabili- All’estero conoscono solo a cucina del Sud”


 


SIMONETTA PALMUCCI
C’è un cuoco umbro che porta in giro per il mondo i sapori della nostra cucina tipica. Con la sua società, la “Eatalian Style” (gioco di parole: eat, in inglese vuol dire mangiare), Andrea Tiberi ha girato e continua a girare in quasi tutto il pianeta facendo conoscere a tutti i migliori prodotti della tavola umbra. Il Giornale dell’Umbria lo ha intervistato per scoprire i suoi segreti e per capire come reagiscono i palati internazionali alle nostre specialità.
Andrea, quanti anni hai e di dove sei?
Ho 33 anni, sono nato a Perugia e da sempre abito tra Bastia e Assisi, dove ho fatto l’alberghiero per 5 anni.
Come è iniziata la tua passione per la cucina?
Per caso, ma anche per tradizione (da piccolo cucinavo con mia nonna e mia madre, le quali cucinano ancora meglio di me!). Al secondo anno di alberghiero volevo smettere, poi ho incontrato lo chef Claudio Brugalossi, che mi ha insegnato in 3 mesi quello che non ho appreso in 5 anni di scuola. Mi ha dato un altro punto di vista del mestiere “cuoco”: la passione per il cibo, l’abbinamento con l’umorismo. L’unico sistema per salvarsi dall’ansia che si vive in cucina, dopo oltre 15 ore di lavoro sempre in piedi, al caldo e pressato da continue richieste.
In cosa consiste oggi la tua attività?
Fino al 1995 lavoravo come cuoco (ai primi piatti) al ristorante “La Taverna” a Perugia, poi ho iniziato a fare 3 o 4 eventi all’anno in altri Paesi, come aiuto dello chef Brugalossi. Dal 1997 io ero lo chef che partiva 7 o 8 volte all’anno per promozioni culinarie all’estero, portando di volta in volta dei colleghi (che prendevano le ferie per venire a lavorare, ma all’estero!). Dal 2001 quegli stessi colleghi si sono riuniti in una società chiamata “Eatalian Style Corporation” che gestisco, insieme a mio fratello Moreno ed al mio socio Antonio Petruzzi. Abbiamo una sede a Bastia umbra e dal 2005 una a New York e uno staff di oltre 50 persone che lavorano con noi, non solo in Umbria.
Quali sono i Paesi del mondo in cui hai portato la cucina umbra?
I Paesi sono tanti, in Europa quasi tutti, poi tra i più importanti: Australia, Cina, Giappone,
Venezuela, Colombia, Messico, 10 stati degli Usa e il Canada proprio lo scorso 7 e 8 aprile 2006.
Come sono considerati i nostri piatti e cosa è che piace di più?
Sono considerati “speciali”, “unici”, “introvabili” … forse perché spesso molto diversi da quelli diffusissimi all’estero, cioè i tipici piatti del sud Italia. Quello che piace sempre e a tutte le culture sono i salumi (dove si è potuto portarli), i legumi tipici….ma il primato è sicuramente per olio extra vergine ed il tartufo pregiato e bianco.
Ti capita di cucinare per stranieri che decidono di venire a sposarsi qui in Umbria? Che tipo di matrimoni cercano?
Noi facciamo numerosi matrimoni per Inglesi e Americani che vengono a sposarsi in Umbria (40, massimo 70 invitati). Questo si realizza in un posto che gestiamo, sempre come Eatalian Style (Borgo di Celle; Città di Castello www.relaisanticoborgodicelle.it ). Gli sposi cercano i tipici menù che facciamo per i matrimoni umbri. Tutto tranne per il dolce: del quale portano la foto di come lo vorrebbero ed è tipico del loro paese (il nostro pasticcere si diverte molto!)
Quale è il prossimo Paese in cui andrai?
Come “Eatalian Style” lo chef Federico proprio in questi giorni andrà realizzare menu umbri in Australia (Melbourne e Sydney) ed in Cina (Shanghai) a giugno. Come Andrea (con mia moglie Lisa e i miei figli Gioia, 3 anni, e Fiorenzo, 1 anno) tornerò negli Usa (New York, Connecticut e California) da luglio 2006.
“I nostri piatti sono considerati unici, speciali, introvabili- All’estero conoscono solo a cucina del Sud”



 

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