Aperto un fascicolo in procura. Indagano i colleghi con i quali lavorava da due anni
Piero Garbano doveva riprendere servizio ad Assisi ma non è più rientrato
ASSISI – Non ci sono ancora notizie del sovrintendente Piero Barbano, poliziotto di orgini laziali in forza al commissariato di Assisi da circa due anni, sparito da una settimana: secondo i familiari, l’uomo potrebbe essere in Toscana, visto che egli ultimi tempi ripeteva spesso di voler andare a visitare la tomba del fratello a Santa Fiora (Grosseto). Sulla sua scomparsa – è stato anche aperto un fascicolo dalla Procura, per ora pare senza ipotesi di reato visto che l’allontanamento sembrerebbe volontario – indagano gli agenti del commissariato di Assisi. Barbano, un quarantottenne originario di Viterbo in forza al commissariato di Assisi dal 2009, è stato visto per l’ultima volta a Roma il15 aprile (zona Alberone, il quartiere Appio Latino a sudest della città vicino le mura aure-liane) quando ha riconsegnato un’auto Fiat Panda che si era fatto prestare da un’amica. La sua scomparsa è stata denunciata dal fratello carabiniere, dopo che Barbano non si è presentato al lavoro il 16 aprile al commissariato di polizia di Stato di Assisi, dove si era trasferito dalla capitale nel 2009 in seguito alla separazione dalla ex moglie; i colleghi poliziotti – che lo descrivono come “una persona brava e responsabile” – hanno trovato la sua pistola e uno “strano biglietto” negli alloggi di servizio. L’ultimo contatto dell’uomo con amici e parenti risale al giorno della scomparsa, Barbano il 16 aprile verso le 12 ha inviato un sms “alquanto preoccupante” alla ex moglie, nel quale, come nel biglietto, sarebbero lasciati intendere propositi suicidi che preoccupano parenti, amici e colleghi. Secondo il sito di “Chi l’ha visto”, il programma di Rai Tre che si occupa di scomparsi, Barba-no – corporatura robusta, 1.80 d’altezza, occhi verdi e capelli brizzolati, accanito fumatore di MS gialle – non ha con sé il cellulare (che peraltro risulta essere spento), ma ha il portafoglio con i documenti e poco denaro ed un notebook portatile marca Acer. Le ricerche, più che in Umbria e nel Lazio, sarebbero concentrate in Toscana, visto che Barbano ripeteva spesso di voler andare a visitare la tomba del fratello a Santa Fiora (Grosseto).

Corriere-2011-04-22-pag21

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