Bastia

Polemica sulle centraline coprifili

Ai residenti non piacciono invece sono utili e belle per l’amministrazione
ASSISI – Le nuove centraline per l’interramento dei cavi (che non penzoleranno più dalle facciate delle case evitando anche appigli ai piccioni) finiscono ancora una volta nel mirino dei cittadini, dopo i casi di via San Paolo, via Metastasio e via San Giacomo, tocca a via Portica (dove i cittadini, soprattutto anziani, segnalano anche la pericolosità di alcune centrali-ne) e via San Rufino, ma anche qui, come nei casi precedenti, non mancano le critiche per la scelta di una copertura così anti estetica in una città patrimonio Unesco. “Queste sono le novità che dovrebbero aiutare Assisi ad essere ancora più bella senza cavi elettrici a vista – scrive un cittadino a sindaco e stampa – ma una cosa brutta può essere eliminata da una più brutta?”. La lettera trova la pronta risposta dell’amministrazione, che ricorda le “opere storiche di completa ripavimentazione del centro riportando mattoni, pietra e materiali tradizionali, ricostruendo anche le reti tecniche. Un’opera di raro pregio estetico con un impegno di oltre 26 milioni di euro (finanziati dalla Regione Umbria con fondi dello Stato e dell’Unione Europea) che, insieme ai 2.600 restauri e opere realizzate in tutto il territorio, hanno ridato luce e qualità estetica ad Assisi. I cavi saranno interrati in piccole centraline a terra, e quella della foto non è conclusa): Assisi – conclude Ricci – è molto curata anche nei piccoli dettagli, come dimostrano i restauri e delle ripavimentazioni a San Rufino e non solo, di buona qualità e con pregi e difetti inclusi, di ogni umana opera”.

Corriere-2010-08-05-pag21

Exit mobile version