BASTIA UMBRA (al.ga.) – Sui centri sociali, circa il loro ruolo all’interno della comunità bastiola e la presenza di elementi che potrebbero indurre i frequentatori dei centri sociali stessi al gioco d’azzardo prosegue il dibattito non solo politico, ma anche cittadino. Nicolò Violini, coordinatore della sezione bastiola del Pd, ha dichiarato: “Presso i centri sociali di Bastia Umbra non si praticano giochi d’azzardo, né sono presenti i videopoker, vietati dalla legge italiana dal 2004. Tutt’al più, in alcuni centri sono presenti delle newslot, assolutamente legali in quanto collegate al circuito del monopolio di stato. Se davvero il sindaco Ansideri vuole limitare il fenomeno sociale del gioco, per quale motivo non decide di estendere l’ordinanza a tutti i locali del territorio comunale? Che senso avrebbe, infatti, inibire una realtà all’interno dei centri sociali per lasciarla in uso presso altri luoghi comunque facilmente accessibili alla cittadinanza?”.
QUESTI COMUNISTI, DIFENDONO A SPADA TRATTA , NON VOGLIONO PERDERE IL POTERE DEL “MAGNA GRATIS”,
I CENTRI SOCIALI SONO UNA LORO “DISPENSA” … DI VOTI DI SCAMBIO.
Spiegate a Violini e a tutti i compagni cosa significa la parola “sociale” … I Bar sono privati, atività ricreative private aperte al pubblico … Ma se vede però che non sapete più cosa scrivere in questo giornale … proprio alla frutta !!!
I Centri Sociali non sono più circoli frequentati e gestiti solo da comunisti come in passato. Oggi sono strutture che si autofinanziano per creare attività sociali rivolte ai cittadini. Chi legge questi articoli e ignora la realtà sociale dei Centri può facilmente equivocare. Vi consiglio di dare un’occhiata alla pagina di facebook: LIBERTA’ DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER I CENTRI SOCIALI.
io francamente non ho nulla contro i comunisti, credo però che le macchinette (chiamatele come vi pare) dentro i circoli comunali non siano educative.ho visto la pagina ma non ho trovato nessuna spiegazione
Intento proporrei di cambiare il nome, “centri sociali”, questo nome non può che rimandare la memoria ai centri sociali politicizzati, strumentalizzati, e alle varie manifestazioni che organizzano in tutta italia con il solo intento di fare confusione creare disagi e confondere le persone.
Cambiamo nome e impostazione perchè non devono nemmeno fare concorrenza sleale alle varie attività del territorio che hanno dovuto investire e non usufruiscono di nessuna agevolazione.
chi frequenta i circoli sa che la politica non c’è più da anni per fortuna.. sono solo centri di aggregazione per anziani, ragazzi e famiglie e per bambini e che fanno ognuno varie iniziative per aggregare la gente.. se il nome centri sociali non piace chiamiamoli centri di aggregazione per quartieri, ma chi nel 2010 ancora pensa che siano punti di raccolta voti della sinistra o che nei circoli c’è solo gente di sinistra o addirittura che siano fonte di cospiqui guadagni… non c’è mai entrato o non vuol capire… gli interessi ce l’aveva l’amministrazione comunale precedente e a quanto pare anche questa attuale per scagliarsi così senza motivo contro questi poveri circoli tanto da diventare il problema principale di tutta Bastia! per interesse ognuno poi vede ciò che vuol vedere…
Scusa non capisco….. quali interessi avrebbe l’ attuale amministrazione? o meglio…dal vietare l’ uso delle newslot , cosa ci ricava l’ amministrazione? spiegatemelo perchè io non riesco a vedere più in là…
http://www.terrecomp.com/comune-di-bastia/2844-silenzio-mediatico-questa-la-risposta-dei-circoli
qui c’è un’ottima risposta… mancati introiti per i circoli significa chiusura.. e con la chiusura dei circoli cosa ci ricava l’amministrazione? cubature? concessioni per attività commerciali a chi di dovere? chiusura di luighi visti come covi di sinistra?? sinistra di cosa che poi la sinistra per prima le ha abbandonate? mah.. qualche spunto te l’ho dato..
Personalmente sono contrario all’uso delle slot in ogni luogo pubblico siano essi circoli o bar, ma capisco anche che sono una non indifferente fonte di incasso per le attività, a volte capace di fare la differenza tra la chiusura o il proseguo dell’attività stessa, decretare di bandirle dai centri sociali può voler dire la chiusura degli stessi, e non mi si venga a dire che lo si fa per una questione morale, se così fosse dovrebbero essere vietate da tutte le attività, complimenti Ansideri bella mossa ANTIDEMOCRATICA!
ma ch ti inventi…… i centri sociali sono del comune e quindi il comune può fare ciò che vuole….i bar sono attività private e quindi il comune non può fare nulla al difuori delle leggi… quindi smettetea di dire una marea di c…… a questo punto, visto che c’è utto questo accanimento, incomicio a pensare che si vogliono mantenere queste macchinette perchè i gestori dei locali hanno un grande introio dalle stesse……alla faccia del nome “centri sociali” queste cose mifanno ribrezzo