L’ESPOSIZIONE La rassegna si chiude con un successo di pubblico e rilancia l’arte venatoria come tutela del territorio
BASTIA UMBRA Un’edizione del Caccia Village da record.Più di 35mila visitatori,infatti, lo scorso fine settimana hanno affollato UmbriaFiere.Ma a consacrare l’appuntamento fieristico dedicato all’arte venatoria come il più importante del centro Italia non è stato solo il numero dei visitatori, ma anche le associazioni venatorie che lo hanno scelto per lanciare il loro messaggio di unità e di rinnovamento del mondo della caccia. I presidenti nazionali delle principali associazioni venatorie – Gian Luca Dall’Olio perFedercaccia,Lamberto Cardia per Enalcaccia, Osvaldo Veneziano per Arci caccia – si sono incontrati a Bastia per rilanciare la volontà di unirsi in una federazione che rappresenti il settore. “Per essere ascoltati – hanno precisato – dobbiamo parlare con una sola voce. E non solo nei confronti della politica,ma anche delmondo associazionistico e dell’opinione pubblica”. Sono già due anni che questo percorso è stato avviato. Di fronte alla forte crisi che, negli anni, ha visto diminuire drasticamente il numero di cacciatori non è mancato il mea culpa delle associazioni per le attività non realizzate in passato. “Ma – hanno auspicato gli stessi presidenti – ci sono ancora spazi per riconquistare spazi culturali, per far comprendere all’opinione pubblica che il cacciatore è in grado di gestire il territorio da un punto di vista ambientale ed economico. L’auspicio che esce dal Caccia village è, dunque, che il cacciatore possa tornare adessere orgogliosodi essere cacciatore e che,in quanto tale, possa divenire interlocutore credibile per l’opinione pubblica, attraverso una serie di attività che sono state definite una “caccia senza fucile” che vanno dal volontariato contro il bracconaggio, alla partecipazione ai tavoli istituzionali di regolamentazione e controllo della caccia, alla presenza fattiva e collaborativa con gli altri attori sul territorio. Aprirsi, dunque, ai giovani e all’opinione pubblica nel suo complesso, per far comprendere che anche l’arte venatoria ha un suo valore,culturale ed economico, sociale ed ambientale. Ed anche alimentare, come hanno sottolineato gli esperti presenti al focus che si è tenuto nella giornata conclusiva di Caccia village, organizzato da Franchi food academy, sulla selvaggina cacciata. “Ci aspettavamo di superare i 35.000 visitatori dell’edizione 2014 e ce l’abbiamo fatta – sono le parole di Andrea Castellani, Ad di Fiera Show – la manifestazione cresce ogni anno. Già abbiamo individuato le novità dell’edizione 2016. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo allaRegione dell’Umbria e a tuttele associazioni venatorie regionali, Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Arci Caccia, CPA, Anuu, Italcaccia, l’Urca Umbria che ci hanno affiancato, alla Fitav nazionale, a Umbria Fiere che ci ha ospitato e al Comune di Bastia che ci ha fornitoil supporto per l’allestimento dei campi da tiro”. Infatti, per la prima volta una fiera Indoor aveva dei campi da tirodovei cacciatori potessero testare le novità del settore armiero.A proposito di novità, proprio ieri a Caccia Village è stato lanciato il prossimo appuntamento venatorio in Umbria, che è già considerata una prima mondiale: il 2 agosto al Tav Umbriaverde si terrà il 1˚ trofeo Double shot organizzato dal Club Calibro 16.
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