Bastia

Piscina comunale, parlano i “tagliati fuori”

In quattro non lavoreranno per la nuova gestione: “Lasciati soli e costretti a rifiutare un’offerta inaccettabile”
BASTIA UMBRA – Il 9 settembre l’amministrazione Ansideri ha definitivamente aggiudicato la gestione della piscina comunale alla “Ati Blu Water – Giucla” d Roma per sette anni. Il nuovo concessionario ha preso il posto della Sogepu, che l gestiva dal 2003. Con il cambio di gestione due lavoratori e due lavoratrici non preste ranno più la loro opera in piscina. “Siamo stati costretti a dire no ad un’offerta inac cettabile – fa sapere uno dei due ragazzi che si occupava della manutenzione dell’organizzazione generale della piscina
. Il nuovo gestore ci ha dapprima offerto una collaborazione ad ore, che abbiamo rifiutato avendo un contratto a tempo indeterminato con la Sogepu. Abbiamo quindi chiesto un contratto, anche a tempo determinato, ma che ci desse un minimo di garanzie a livello economico e contributivo. Per tutta risposta ci è stato offerto un unico contratto part-time di 24 ore, per uno stipendio pari alla metà di quello che ci corrisponde la Sogepu. Alle due ragazze, che prestavano la loro opera part-time in segreteria non è stata invece avanzata alcuna offerta”. I quattro lavoratori chiedono allora “come è possibile che persone di Bastia che lavorano in un impianto comunale non siano state tutelate dalle autorità locali (proprietarie della struttura) soprattutto in sede di stesura del bando di concorso, in cui doveva essere inserita una clausola che riconoscesse il valore umano e il successo professionale dei dipendenti”. I quattro lamentano infine di esser stati lasciati soli a trattare con la nuova società “alla quale è stata data carta bianca nella scelta del personale”.

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