L’attaccante felice della decisione. Il ds Milioto: “E’ sempre stata la prima opzione”
BASTIA UMBRA – Mentre tutti gli addetti ai lavori ingegnavano la loro mente su chi sarebbe stata l’altro attaccante che il Bastia avrebbe messo accanto a Borrelli, l’abile direttore sportivo Agostino Milioto ha spiazzato tutti. La sua scelta infatti, è caduta sull’ex bomber della Tiberis Montecorona, Salvatore Pica: 19 reti in campionato, più 2 nei play off.
“Da sempre Pica è stata la mia prima scelta – confessa Agostino Milioto -. Per questo motivo non ho mai smentito le ipotesi che venivano formulate in questo periodo. Ritengo Pica il giocatore adatto alla nostra squadra, tra l’altro ancora da completare”. E su questo argomento Miloto diventa di nuovo ermetico e abbontonato, poi si scioglie di nuovo: “Abbiamo iniziato a costruire la squadra dall’attacco, poi inizieremo a pensare agli altri reparti,un passo alla volta”.
Di questo felice esito della trattativa, è proprio lo stesso Salvatore Pica a svelare i retroscena. “L’interessamento da parte del Bastia è stato subito concreto e questo mi ha lusingato – afferma Pica – Come piazza calcistica Bastia è molto stimolante soprattutto per un giocatore come me. Non nego però che a Umbertide sono stato benissimo, trattato come un figlio e per questo ringrazierò sempre tutta la dirigenza, il mister e le persone che sono vicine a quella società. Sono carico e pronto a provare quest’altra esperienza che spero mi darà tantissime soddisfazioni. Colgo questa occasione per mandare un caldo saluto a tutta la tifoseria specialmente a quella organizzata dei Mad Boys. Confesso che su questa mia scelta ha influito il calore con cui la gente di Bastia circonda la squadra”.
E’ così Salvatore Pica, uno schietto, leale e generoso come quando è sul terreno di gioco. Il bomber è ormai un umbro adottivo, visto che è salito nella nostra regione per indossare la maglia del Città di Castello, poco più che giovanissimo.
Ha giocato inoltre con il Cerbara ma più a lungo con il Group con cui ha vinto l’Eccellenza e disputato anche la serie D prima di trasferirsi alla Tiberis Montecorona. Originario di San Giovanni a Teduccio, popoloso quartiere della periferia di Napoli, situato a pochi chilometri di distanza da Ercolano, città di Mimmo Borrelli.
Una cosa è certa a questo punto: la maggior parte dei gol che la squadra del Bastia metterà a segno avranno come marchio identificativo le falde del vulcano Vesuvio. Forse serviranno per far esplodere di gioia l’intera città di Bastia.
Leonello Carloni

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