Bastia

Pica tris: “Ricordate il Group?”

La capolista Bastia è al settimo cielo. Bartolucci: “Ma l’imprenditoria ci aiuti”
L’ultima tripletta messa a segno dal campano arrivò nella stagione della promozione
Era il 2008/2009. “Alla fine vinsi quel campionato… Che gioia. E se mi ripetessi?”

BASTIA UMBRA – In testa alla classifica con il morale altissimo,ma con i piedi però ancora saldamente ancorati a terra. Sono queste le sensazioni che si percepiscono nell’ambiente sportivo del Bastia, giustamente soddisfatto,più che euforico. “Siamo solo alla settima giornata e come ho già detto nei giorni scorsi, è ancora presto per gioire. La nostra squadra dopo Narni non ha perso un colpo e tutto questo per merito del mister e di tutti i giocatori”. E’
un presidente felice Paolo Bartolucci,anche se adesso si aspetterebbe più partecipazione da parte delle forze imprenditoriali locali.“Spero che queste vittorie facciano scattare qualche molla giusta nei confronti della società, la squadra è un patrimonio di tutta la città”. Tutto questo si può già tranquillamente affermare e condividere,la squadra di Rosario Scarfone è affidabile. Giustamente il tecnico, chiede, pretende e riceve dalla stessa sempre il massimo.Dopo appena sette giornate,sarebbe assai rischioso azzardare dei pronostici ma i numeri cominciano a parlare chiaro e mandare al tempo stesso segnali importanti sulla concretezza di Battistelli e compagni. Conquistare sei vittorie consecutive di cui tre in campo esterno, non accade per caso, se non si dispone di un gruppo di giocatori, solido nei valori tecnici e in quelli morali. E proprio cercando giocatori con queste caratteristiche che il direttore
sportivo Agostino Milioto è riuscito a comporre l’attuale rosa.“Confermo questa sensazione – dice -, mi ero prefissato proprio questo obbiettivo di fondamentale importanza, quando insieme al presidente e Rosario scegliemmo i giocatori adatti al nostro progetto.Non dovevano superare i trenta anni di età e in questa rosa, se si eclude Borrelli, abbiamo tutti giocatori al di sotto di quell’età.Grazie poi, all’utilizzo continuo dei nostri giovani del 1994 e del
1995, questo Bastia ha un’età media fra le più basse del campionato”.Quanto è stato difficile convincere alcuni big come Oresti,Romani, Pica e Arcioni a venire nel Bastia?“Non è stata un’impresa ciclopica – continua -. Bastia è una piazza calcistica importante, a cui è difficile dire di no. Il progetto poi che ho avuto il piacere di illustrare è stato allettante per tutti a tal punto che qualche giocatore ha rinunciato a rimborsi più alti pur di venire da noi. Il calcio per prima cosa è un divertimento, poi è una sana passione. L’aspetto economico è sì importante ma tenendo presente quei valori può essere marginale l’aspetto economico”.Pica rewind
E fra le operazioni di rilievo condotte in porto da Agostino Milioto,c’è sicuramente l’ingaggio di Totò Pica, diventato in questo inizio di stagione uno dei tanti beniamini della tifoseria. “Sto rivivendo qui a Bastia le stesse emozioni che ho vissuto con la maglia del Group – dice a tal proposito il bombardiere biancorosso -, sono molto contento del bel periodo che stiamo attraversando. Non era facile iniziare la stagione con questo piglio autoritario e con
questa determinazione”.L’ultima sua tripletta a quando risale?
“Nel corso della stagione 2008/2009 con il Group Castello nella partita contro la Grifoponte,spero che sia di buon auspicio perché alla fine vinsi quel campionato e anche se ancora è presto quella gioia che ho provato potrebbe ripetersi con la magliadel Bastia, ne sarei felicissimo”.

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