Bastia

Pica: «La sosta ci voleva proprio…»

L’attaccante:«Recupereremo tutti, Bastia in fuga alla ripresa»-«Ritardi nei pagamenti dei rimborsi da parte della società? Invenzioni pure,posso dirmi fortunato»
BASTIA UMBRA – Che non è il tipo da farsi intenerire di fronte al proprio passato (anche recente) lo si era capito già nella gara d’andata, quando mise la sua firma nel roboante 5-2 che ad Umbertide consacrò il Bastia quale candidata principale alla vittoria finale dell’Eccellenza. E c’è da credere che Salvatore Pica non si sarebbe fatto troppi problemi a bissare il tutto domani davanti ai propri tifosi.Lui in fondo adesso veste di biancorosso e ha negli occhi e nella mente un unico traguardo da raggiungere. «Ho dato tanto e devo moltissimo alla Tiberis, una società che porto sempre nel mio cuore – spiega Totò – ma sono un giocatore del Bastia e in campo sono disposto a tutto pur di vedere la mia squadra vincere. All’andata per noi fu una gran bella giornata, al ritorno…beh, per ora diciamo che ci prendiamo qualche giorno in più per pensare a come sarà».
Perché la notizia del rinvio di tutta la giornata di gare dei campionati dilettantistici “costringerà” Pica e compagni ad una domenica di assoluto riposo. «Forse per noi migliore notizia non poteva esserci – aggiunge – sappiamo tutti che non stiamo attraversando un gran periodo di forma, specie in alcuni ruoli chiave dove lamentiamo qualche assenza importante.Questa sosta imprevista ci consentirà di rifiatare e di aspettare il recupero di elemento fondamentali nell’economia del nostro gioco,vedi soprattutto Oresti che altrimenti con la Tiberis non sarebbe stato in grado di giocare».TIRARE IL FIATO – Non tutti i mali, insomma, vengono per nuocere e in casa Bastia lo stop dettato dal maltempo potrebbe contribuire a ritrovare quella serenità e soprattutto quella lucidità che nel recente passato i biancorossi hanno sembrato aver un po’ smarrito.«Diciamo che in casa abbiamo imbroccato due gare così così, ma non ne farei una tragedia – sostiene Totò – con il San Sisto, è vero,ci siamo fatti sorprendere, con il Casacastalda di fronte aveva un’ottima squadra che era stata costruita con ben altri obiettivi. In trasferta, invece, stiamo procedendo a gran ritmo e questo c’ha consentito di tenere comunque la Narnese a debita distanza». Non proprio di sicurezza, ma comunque un bel gruzzolo in vista del rush finale di stagione, nel quale peraltro non ci sarà spazio per scontri diretti. «Penso che a questo punto dipenda tutto, o quasi, da noi. Siamo nelle condizioni di poter dettare le regole del gioco e non ci manca nulla per proseguire la nostra corsa al vertice». La Tiberis,avversario sulla carta bello tosto,lascia dunque il posto al Collepepe che tra una decina di giorni riceverà tra le mura amiche la capolista.«Gara difficilissima contro un’avversaria obbligata a fare risultato per continuare a sperare.Poi è normale che arrivati a questo punto della stagione tutte le squadre che giocano contro di noi sanno che non c’è miglior modo per metterci in difficoltà, se non quello di farci uscire e poi colpirci di rimessa. È la “condanna” alla quale sono destinate più o meno tutte le squadre che vincono e che fanno un torneo di vertice e non farà eccezione nemmeno la trasferta di Collepepe ». Nel frattempo, però, c’è tempo per rifiatare e per mettere a tacere qualche brutta voce filtrata dallo spogliatoio: «Non so chi l’ha messa in giro questa cosa dei ritardi nei pagamenti, ma posso assicurare che a Bastia i soldi li prendiamo con regolarità e puntualità.Anche lo scorso anno alla Tiberis era così, per cui posso pure ritenermi fortunato».

di ROBERTO BARBACCI

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