Bastia

Piazza Mazzini si può chiudere «Ma solo se c’è vero rilancio»

Caccinelli (Confcommercio) e i guai dell’«Insula» 
 
 BASTIA — Nessuna preclusione neanche alla possibile chiusura al traffico veicolare di piazza Mazzini, purché ciò significhi un vero rilancio del centro storico per ridare concrete speranze allo sviluppo di tutta la città. E’ quanto sostiene Marco Caccinelli, presidente della locale Confcommercio, in merito allo studio ed eventuale progettazione della ripavimentazione dei vicoli e una nuova disciplina del traffico in via Roma, annunciati dall’assessore ai lavori pubblici Moreno Marchi. «Il problema vero — sostiene Caccinelli — è interrompere il lento declino e invertire la tendenza riportando Bastia al centro delle manifestazioni pubbliche. Sugli obiettivi siamo d’accordo, ma dobbiamo tenere il passo con i nostri diretti concorrenti. In queste serate estive, mentre da noi la piazza è semideserta in quella della vicina Santa Maria degli Angeli c’è un grande movimento». Per ricreare le condizioni di attrattiva però, potrebbe essere necessaria la chiusura di tutta la piazza centrale. «Un’ipotesi che non ci spaventa – spiega il presidente dell’associazione commercianti – purché si eviti di fare come venti anni fa, quando fu disposta la chiusura al traffico della parte centrale della piazza e di via Garibaldi, senza una strategia di rilancio dell’area». Potrete porre alla commissione incaricata le vostre osservazioni e proposte per conseguire gli obiettivi citati, intanto ne può anticipare qualcuno? «Con la ripavimentazione dei vicoli l’amministrazione comunale dovrà porsi anche il problema di utilizzare alcuni spazi all’interno dell’Insula. A questo fine si potrebbe ricorrere ad una politica di incentivi per riaprire botteghe dei mestieri che rappresenterebbero un investimento anche per il futuro. Quanto alla piazza centrale, per farla rivivere occorre creare eventi, quelli estivi innanzitutto, ma anche negli altri mesi dell’anno». C’è anche l’area ex Mattatoio da recuperare. «Rappresenta un’opportunità in più — conclude Caccinelli — se il recupero terrà conto delle iniziative per il centro storico».
Massimo Stangoni 

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